Notte di controlli a luci rosse per i carabinieri di Treviglio a Zingonia, che tra ieri sera e stanotte hanno fermato e controllato diverse decine tra clienti e operatori del racket della prostituzione a Zingonia. Si tratta di sette viados brasiliani. "Sta aumentando la domanda" spiegano i carabinieri. Stamattina a Bergamo il Ministro degli interni Matteo Salvini per il Comitato per ordine e sicurezza.
Trenta carabinieri in borghese
I carabinieri, in borghese, erano una trentina in tutto. Sette i transessuali brasiliani fermati, con un’età compresa tra i 30 ed i 50 anni, metà dei quali con alle spalle già altri precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di droga.
Sono risultati tutti non in regola con la normativa sul soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale e così sono stati quindi denunciati a piede libero. Nei loro confronti è scattata la procedura di espulsione amministrativa tramite l’Ufficio Stranieri della Questura di Bergamo.
Multe per i clienti
In arrivo, infine, anche questa volta, diverse multe per alcune centinaia di euro, per i clienti dei viado. Nella maggior parte dei casi si tratta di “padri di famiglia dallo stile di vita apparentemente irreprensibile". A determinare la sanzione, le ordinanze comunali vigenti. "Il problema della prostituzione è da ricercare anche nella crescente domanda da parte del mercato interno che stimola inevitabilmente un redditizio fenomeno criminale che ne produce la conseguente offerta" spiega l'Arma in una nota.
Stamattina Salvini per Zingonia
Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell'Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico. P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).