Romano

Profughi in protesta davanti al Municipio, il sindaco: "Un carico sociale che la città non può sostenere"

Stamattina lunedì 26 febbraio Sebastian Nicoli ha incontrato i richiedenti asilo ospiti nel centro accoglienza

Profughi in protesta davanti al Municipio, il sindaco: "Un carico sociale che la città non può sostenere"
Pubblicato:
Aggiornato:

Stamattina lunedì 26 febbraio Sebastian Nicoli ha incontrato i richiedenti asilo ospiti nel centro accoglienza di Romano.

Protesta

Erano una cinquantina i richiedenti asilo che in rappresentanza dei 168 alloggiati all'Hotel la Rocca di Romano, stamattina hanno protestato davanti al Municipio. Chiedono il rilascio di documenti d'identità, cibo migliore, condizioni di alloggio decenti e la paghetta che non arriva da mesi.

"Il cibo non è buono. Soldi non arrivano. - recitano i cartelli esposti dai profughi. - Le stanze sono sovraffollate e ci sono animali che infestano i locali".

La cooperativa

Ad accompagnare i richiedenti asilo stamattina c'erano dei rappresentanti della cooperativa Verso Probo che gestisce le persone ospitate all' Hotel la Rocca, tra loro il direttore della cooperativa Claudio Berlini.

"Questi ragazzi chiedono di avere il documento di identità che il Comune di Romano non vuole rilasciare - ha detto Berlini- Solo con questi documenti possono aprire un conto corrente e migliorare le loro condizioni di vita. Alcuni di loro sono qui da sei mesi e lavorano. La normativa parla chiaro è il Comune che deve rilasciare il documento. Il sindaco si oppone, demanda alla Prefettura, ora ci siamo rivolti ad un avvocato per perseguire i diritti dei ragazzi".

Il sindaco Sebastian Nicoli mentre parla con i manifestanti fuori dal Municipio di Romano.

Il sindaco

Sebastian Nicoli primo cittadino di Romano ha incontrato I manifestanti fuori dal Comune.

"Comunicherò per l'ennesima volta alla Prefettura le istanze che mi hanno riportato. - ha detto - Le condizioni in cui vivono ed è assurdo che dopo la notte di ottobre oggi a febbraio, mesi dopo, apprendiamo che la struttura è ancora sovraffollata. Dal primo giorno il Comune è tagliato fuori da ogni decisione e informazione su cosa avviene nel centro di accoglienza. Ora paradossalmente ci chiedono che la città si prenda questo carico sociale. Dare la residenza ad una persona significa farsi carico di tutti i suoi bisogni sociali anche qualora questa persona lasciasse il comune. La Città non si farà carico di queste persone".

Seguici sui nostri canali