Prodotti di pescheria non tracciati e carenze igienico sanitarie, controlli nei locali della bergamasca
E' quanto ha trovato il personale del Dipartimento Veterinario di ATS Bergamo insieme al Comando della Capitaneria di Porto di Venezia
C'erano prodotti di pescheria con etichettature sbagliate, merce senza tracciabilità e, in alcuni casi, condizioni igienico sanitarie carenti. E' quanto ha trovato il personale del Dipartimento Veterinario di ATS Bergamo insieme al Comando della Capitaneria di Porto di Venezia, in alcuni esercizi dell'Isola bergamasca.
Pesca, controlli nella Bergamasca
I controlli sono stati eseguito lo scorso 14 e 15 novembre all'interno del Piano Integrato con le Forze dell'ordine che si è dedicato agli esercizi che trattano (lavorano, conservano e/o somministrano) prodotti della pesca. Tre gli interventi di rilievo che hanno permesso di portare alla luce alcune irregolarità.
Il primo controllo ha interessato un grossista che commercializza e lavora prodotti della pesca. Lì sono stati sottoposti a sequestro circa 180 kg di prodotto per il mancato rispetto di alcune indicazioni in etichettatura. La merce, in considerazione, comunque, della mantenuta garanzia delle condizioni igienico sanitarie è stata giudicata idonea per la donazione. Altri prodotti congelati, per un quantitativo di circa 1500 kg sono stati posti sottoposti a fermo sanitario in attesa della loro rietichettatura per poterli successivamente inviare alla regolare commercializzazione.
In un impianto di commercializzazione di surgelati, che tratta anche prodotti della pesca, non sono state riscontrate particolari non conformità, ma sono state definite alcune prescrizioni riguardo aspetti igienico sanitari e di manutenzione di minor grado, riguardanti alcune strutture e attrezzature utilizzate.
Carenze igienico sanitarie e tracciabilità
Più grave, invece, la situazione riscontrata in un ristorante dove sono state riscontrate importanti carenze igienico sanitarie e carenze relative alla tracciabilità degli alimenti pronti alla somministrazione. Sono stati sottoposti a sequestro e immediatamente inviati alla distruzione circa 200 kg di prodotti, tra cui prodotti della pesca, carni di maiale, di pollame, di bovino, paste e ravioli privi di tracciabilità. In questo caso, data la gravità delle irregolarità, sono scattate anche le sanzioni per carenza di requisiti igienico sanitari, per mancanza di tracciabilità dei prodotti della pesca e per mancanza di tracciabilità di prodotti carnei e paste. Non sono mancate poi alcune prescrizioni sulla modalità di conservazione dei prodotti alimentari.
Alimenti donati
L’azione sinergica di controllo del settore ittico, a garanzia del consumatore, ha permesso di sequestrare e recuperare circa 180 kg di prodotti ittici non commercializzabili ma considerati idonei per il consumo. Il Dipartimento Veterinario di ATS Bergamo e il Comando dalla Capitaneria di Porto di Venezia, in accordo con l'esercente interessato, ne hanno disposto il conferimento a enti caritatevoli della provincia, per la successiva distribuzione o somministrazione a persone indigenti.