Preghiera per Roberto Formigoni, il Santuario si smarca: "Non ne sapevamo nulla"
Il pro rettore don Cesare Nisoli si smarca dall'iniziativa del Comitato degli amici del "Celeste".
"Non ne sapevamo nulla". Si riassume così la nota pubblicata poco fa dalla Direzione del Santuario Santa Maria del Fonte di Caravaggio, circa la notizia pubblicata ieri dal GiornalediTreviglio.it circa l'iniziativa di un gruppo di amici dell'ex governatore Roberto Formigoni, che oggi, sabato, pregheranno per lui nel tempio mariano.
L'iniziativa del Comitato amici di Roberto Formigoni
L'iniziativa, nata come gesto di "misericordia" nei confronti del Celeste travolto negli scorsi anni da un procedimento giudiziario ancora in corso, era stata resa nota da un giornalista e blogger per anni portavoce del Meeting di Rimini. L'appuntamento è per oggi, sabato 16 febbraio, alle 16.
Il pro rettore: "La Messa è della comunità"
"Ritengo opportuna qualche precisazione - esordisce il pro rettore del Santuario don Cesare Nisoli - L'iniziativa non è stata concordata con la Direzione del Santuario, che ne è venuta a conoscenza solo tramite la notizia apparsa sul giornale locale. Non ci è stato quindi possibile né accoglierla e consentirvi né criticarla e respingerla. La Messa delle 16 è e resta la Messa Festiva della comunità cristiana che si riunisce in Santuario, senza particolari connotazioni e intenzioni. Non si vuole criticare né discutere l'intenzione, che è nel cuore di qualche fedele, di pregare secondo le sue particolari intenzioni. Si ricorda però che la Messa è e resta l'atto con il quale la comunità cristiana rende grazie a Dio di tutti i suoi benefici rinnovando l'offerta di Cristo sulla Croce. Non si può correre il rischio che venga trasformata in occasione per un gesto di solidarietà umana".