E’ caduta per trenta metri in un dirupo, mentre stava facendo un’escursione in montagna in cerca di funghi. I forti traumi riportati, o forse un malore che l’ha colta, non le hanno dato scampo: è morta così, giovedì scorso, Veglia Bonomelli. Aveva 83 anni.
Amante della montagna
Era originaria della Val Saviore (Brescia), ma negli anni ‘70 si era trasferita a vivere a Mozzanica con il marito, che aveva trovato lavoro in una ditta chimica, e i figli Daniela (impiegata in Comune) ed Enrico.
Alle sue amate montagne era però rimasta molto legata tanto che, pur restando a vivere nella Bassa anche dopo la morte del marito, tornava spesso a Valle, suo paese natale. L’aveva fatto anche il 2 luglio scorso, per trascorrervi le vacanze estive.
Tragedia improvvisa
Giovedì mattina era partita per cercare funghi nei boschi che ben conosceva. Non era una sprovveduta e, a dispetto dell’età, sapeva bene come muoversi in montagna. Era sola quando è caduta nel dirupo. Ad accorgersi del corpo di Veglia privo di sensi, nei pressi delle baite della località Disculina, è stato un altro fungaiolo che intorno alle 13.30 ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il soccorso alpino che, una volta recuperato il corpo, non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Veglia Bonomelli in paese era conosciuta come persona riservata, ma sempre pronta a dare una mano a chi ne aveva bisogno.