Poliziotto fuori servizio sventa il furto alla sagra di paese
Un agente della Polizia Penitenziaria in forza da 29 anni al carcere Sanquirico di Monza è intervenuto senza esitazione.
Poliziotti lo si è sempre, anche fuori servizio. Lo sa bene l’agente della Polizia Penitenziaria in forza da 29 anni al carcere Sanquirico di Monza che venerdì sera mentre si trovava a una sagra di paese con la sua famiglia ha sventato un furto.
Sventa un furto alla sagra
Il 49enne, infatti, stava partecipando a una festa di contrada nella bergamasca dove risiede quando ha notato una bambina di 12 anni che era stata palpeggiata e derubata e che era tornata piangendo disperata dalla mamma.
L’agente non ci ha pensato due volte a intervenire per capire cosa fosse successo e se avesse potuto dare una mano.
"Appena mi sono qualificato, mi hanno raccontato che due sconosciuti si erano avvicinati alla ragazzina nella confusione e nel buio della serata e dopo averla presa di mira le avevano rubato il cellulare", ha raccontato l’agente del carcere monzese.
A quel punto non appena la famiglia ha geolocalizzato il telefono della piccola, l’agente con il papà della ragazzina si è messo sulle tracce del telefono rubato e dei delinquenti.
"Ho fatto prima qualche giro con la moto per controllare se notavo qualche movimento sospetto dove risultava localizzato il telefono, quindi ho notato una persona straniera dal fare sospetto con un cappellino calato in testa, appoggiato solo a un distributore di bevande - ha raccontato l’agente - A quel punto mi sono avvicinato senza insospettirlo e gli ho detto: “Posso chiederti una cosa?”. Quello però, senza nemmeno voltarsi ha iniziato a scappare".
L'inseguimento del ladro
A quel punto l’agente ha tolto il casco e lasciato giù la moto e si è messo alle calcagna del sospetto.
"L’ho invitato a fermarsi più volte qualificandomi, gli urlavo: “Fermo, Polizia”, ma quello correva sempre più forte", ha concluso il coraggioso 49enne.
Capita la mal parata, però, il balordo ha lasciato il telefono sul ciglio della strada e ha poi fatto perdere le sue tracce. Il poliziotto ha quindi potuto riprendere il telefono e riconsegnarlo alla ragazzina in lacrime per l’accaduto, ottenendo il plauso di tutti i presenti.
Sul posto è poi arrivata anche una pattuglia dei Carabinieri del posto a cui andrà il compito di cercare di risalire al colpevole, identificandolo e assicurandolo alla giustizia.
Intanto l’agente eroe, che è assistente capo coordinatore al Sanquirico di Monza minimizza l’accaduto: "Ho fatto solo il mio dovere, mi è venuto spontaneo. Sono contento che la ragazzina ha potuto riavere il suo telefonino". Soddisfazione per il bel gesto è stata espressa anche dal presidente della Uilpa Polizia Penitenziaria Domenico Benemia: "Esprimo un plauso particolare al collega che nonostante il difficile lavoro all’interno del carcere sotto organico e con grandi problemi, anche fuori dalle mura del penitenziario ha fatto più del suo dovere per il rispetto dell’ordine e della legalità".