Caravaggio

"Più sicurezza per i monopattini sulle strade della Bergamasca"

La 39enne caduta il 4 aprile ringrazia il sindaco Claudio Bolandrini che l'ha soccorsa e parla dei rischi per chi viaggia sulle due ruote elettriche

"Più sicurezza per i monopattini sulle strade della Bergamasca"
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Cade a Caravaggio, soccorsa dal sindaco: lo ringrazia e chiede più sicurezza sulle strade per i monopattini.

Monopattini sulle strade: il problema della sicurezza

Sono sempre più numerosi, anche nella Bassa, e spesso "passano dalla parte del torto" distinguendosi per comportamenti decisamente borderline sulla strada. Eppure, i monopattini elettrici sono ormai da tempo utenti della strada con diritti e doveri esattamente come tutti gli altri. Compreso il diritto di viaggiare su strade che non siano groviere di buche. Lo sa bene, suo malgrado, la 39ennedi origine albanese Arta Bruka, che giovedì 4 aprile è rimasta vittima di un brutto incidente, poco dopo le 13, mentre stava percorrendo viale Europa Unita, dove le ruspe sono al lavoro per rifare la pista ciclabile e probabilmente le ruote del monopattino sono finite in una buca.

"Vivo a Treviglio e lavoro a Misano, mi sposto solo in monopattino - ha raccontato la donna, che ancora porta i segni della caduta - Faccio diversi chilometri ogni giorno e sicuramente d'ora in poi cercherò di usare sempre il casco, anche se ancora non è obbligatorio per legge. Quella del 4 aprile non era infatti la mia prima caduta, ma questa volta mi sono fatta veramente male".

La donna è caduta di faccia sull'asfalto venendo poi colpita in testa dallo stesso mezzo. La prognosi? Decisamente pesante. Si è rotta il polso, la mandibola e ha rimediato diversi altri traumi. È stata ricoverata per quattro giorni in ospedale, a Bergamo, dove è arrivata in codice rosso.

"Grazie sindaco"

A soccorrerla era stato il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini, che casualmente passava proprio in quella zona.

"Mi sono ritrovata a terra in un lago di sangue, la vista annebbiata per la botta in testa - ricorda - Non posso che ringraziare il sindaco che mi ha soccorso prontamente. Mi ha persino chiesto se avessi bisogno di un aiuto, durante la degenza in ospedale, per gestire mio figlio dato che vivo da sola con lui. Spero che la sicurezza su quel tratto di strada migliori, io non guido l'automobile, mi sposto per chilometri e chilometri ogni giorno in monopattino per lavorare, e ogni volta è un rischio e per me è l’unico mezzo di trasporto possibile".

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