Pista ciclabile Basella Urgnano come la Tav: "Serve analisi costi benefici"
A causare il tutto è stato un privato che ha presentato delle osservazioni in merito al percorso della ciclabile.

La pista ciclabile Basella – Urgnano come la Tav: anche il Comune di Urgnano dovrà fare un’analisi costi benefici. Le motivazioni sono un po’ differenti rispetto al caso nazionale. Ma l’inattesa coincidenza, a pochi giorni dalla pubblicazione del documento per quanto riguarda l’altavelocità lungo la tratta Torino Lione, non è passata inosservata.
Perché un'analisi costi benefici?
A creare il caso è stato un privato, che ha presentato delle osservazioni in merito al percorso della ciclabile. In pratica, a fine 2018 il Comune è stato costretto a percorrere la via dell’esproprio, per procedere ai lavori, poiché non era stato trovato un accordo con i proprietari di un terreno. Un passaggio fondamentale per iniziare i lavori della pista ciclabile: proprio perché anche su quel tratto sarebbe passata la ciclabile. Si tratta di pochissimi metri quadrati, ma di fatto necessari per aprire il cantiere.
Un mese per nuove osservazioni
Tuttavia a causa della scadenza del Pgt, è "scaduto" pure il vincolo di esproprio. L’Amministrazione di Efrem Epizoi si è quindi attivata per reiterare il vincolo e quindi poter definitivamente procedere con l’iter. Come prevede la legge, però, i privati hanno 30 giorni per presentare delle osservazioni o controdeduzioni. E così ha fatto un privato cittadino che ha chiesto di poter rivedere il tragitto della ciclabile, evitando così l’esproprio di quel terreno. A valutare la richiesta sarà una commissione tecnica, che dopo un'analisi "costi benefici", si esprimerà in via ufficiale.
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