River monsters nostrani: maxi siluro pescato nell'Oglio
La specie è considerata infestante perché distrugge la fauna autoctona
Un grosso pesce siluro è stato pescato da alcuni ragazzi venerdì scorso nell’Oglio.
"River monsters" nostrani
A issarlo, letterlamente, fuori dall'acqua è stato un gruppo di ragazzi paloschesi venerdì scorso, nel parco del Rilloglio. Le sue dimensioni sono di un metro e mezzo, decisamente importanti anche per una specie i cui esemplari talvolta arrivano a oltre due metri. Una volta portato a riva il pesce, ai ragazzi non è rimasto altro da fare se non lasciarlo morire. Infatti, secondo il regolamento di pesca, è vietato ributtare in acqua questa razza.
Una specie da estirpare
A causa delle sue elevate dimensioni il pesce siluro è alla sommità della catena alimentare. Si è insediato oramai da oltre mezzo secolo nelle acque italiane e da anni sono stati presi provvedimenti per salvaguardare le specie autoctone di cui i siluri si nutrono. Nei paesi d'origine è minacciato dalla pesca, dall'inquinamento e dalla costruzione di bacini e dighe. Nelle acque in cui è stato introdotto è fonte di problemi e di impatti drammatici sulle popolazioni autoctone.
Verità e leggenda
Molte leggende ruotano intorno all'aggressività e voracità del pesce siluro verso l'uomo. Tra le tante, alcune lo vogliono assalitore di cani, bestiame, bambini e sommozzatori. Scientificamente è documentato un comportamento aggressivo soltanto durante il periodo riproduttivo e in condizioni di particolare stress. Il pesce siluro è un predatore particolarmente versatile e si nutre in base all'ambiente in cui vive. Le vittime spesso sono pesci, piccoli mammiferi, o anche uccelli.