Perdono il treno e per tornare a casa e rubano biciclette, inseguiti e fermati
La commerciante che ha recuperato la sua due ruote ringrazia chi l'ha aiutata e si rivolge ai ladruncoli: "Se aveste chiesto un passaggio vi avremmo aiutato"

Perdono l'ultimo treno per Crema e rubano biciclette a Caravaggio per rientrare a casa. Ma grazie alla solidarietà dei presenti e l’aiuto dei carabinieri una delle persone derubate ha recuperato la sua due ruote.

Rubano biciclette per tornare a casa
E’ successo ieri sera, lunedì 26 maggio, quando tanti caravaggini si trovavano sul viale Papa Giovanni XXIII per partecipare alla cena di beneficenza organizzata dal Comune in collaborazione con le associazioni e le realtà locali in occasione del 593esimo anniversario dell’Apparizione.
"Non riesco a dormire – ha detto Francesca Monzio Compagnoni, titolare del negozio "Il Gingillo 2" in largo Cavenaghi, in un video diffuso per ringraziare chi le ha dato una mano nella disavventura - Ero alla cena allestita dagli alpini, che sono una garanzia, ottima la salamella, e bellissima la tombolata. Grazie ai commercianti che hanno messo in palio i premi, ho anche vinto qualcosa. Poi io e mio marito siamo andati a prendere le nostre biciclette per tornare a casa e lì ho scoperto che la mia era sparita".
Una brutta sorpresa, tuttavia si è attivata la solidarietà dei caravaggini che hanno messo sulla pista giusta la commerciante derubata.
"Abbiamo chiesto un po’ in giro - ha spiegato - un primo grazie va a Giovanni Barcella, che ci ha fornito il primo indizio, raccontandoci di aver visto tre ragazzini con uno zainetto nero passare da quelle parti: li ha notati perché bevendo ha poi sputato vicino alla cantante… Si erano mossi verso Misano e così mio marito ha preso l’auto di mia figlia e si è diretto lì, mentre io con la sua bici, in compagnia dei familiari e degli amici che avevano cenato con noi, sono tornata verso il centro cittadino. In prossimità di una transenna ho incontrato tre volontari della Protezione civile, a cui rivolgo il mio secondo ringraziamento: sono loro che mi hanno riferito di aver visto tre ragazzini, sempre con lo zainetto nero, arrivare agitati dalla stazione perché avevano perso l’ultimo treno per Crema. Avevano una mountain bike nera, probabilmente avevano preso un’altra bici per tornare a casa. 'Se vi sbrigate in macchina riuscite ad acciuffarli' mi hanno detto".
E così è stato infatti.
L'inseguimento
"Voglio ringraziare anche la mia compagnia: mia sorella Maddy e mio cognato Gigi, e i nostri amici Paola, Egidio, Ivan e Nicoletta - ha proseguito - Siamo partiti con tre auto imboccando tre strade diverse per raggiungere Crema. Mio cognato ha avvistato i tre ragazzini che correvano come matti a Cremosano, erano le 23... In macchina per arrivarci ci abbiamo messo più di mezz’ora…”.
Immediata la chiamata al 112 da parte della sorella, mentre il cognato e un amico sono scesi dall’auto per parlare con i tre ladruncoli.
"Prima hanno tentato di negare, dicendo che la bici era loro, ma poi hanno dovuto ammettere tutto - ha concluso Francesca - quindi sul posto sono presto giunti i carabinieri, e anche a loro va il mio grazie. Se qualcuno non ha più trovato la sua mountain bike o una bici da uomo nera chiami i carabinieri o i vigili di Crema, le hanno usate per tornare a casa".
L'appello
La commerciante ha poi fatto una riflessione amara sulla ondizione di ragazzini così piccoli che dopo un furto a tarda serata pedalavano da Caravaggio a Crema.
"Inutile che dica la nazionalità dei ragazzini, non è questo che fa la differenza - ha detto - il fatto è che avranno avuto 13-14 anni e hanno rubato delle biciclette a Caravaggio per andare a casa… Continuo a pensarci… E' solo una bicicletta ma mi piacerebbe che mi sentissero: 'Se aveste chiesto un passaggio, qualcuno come i miei amici o come i ragazzi della Protezione civile avrebbero fatto in modo di farvi tornare a casa, senza prendere biciclette a caso e creare tutta questa agitazione".