Percolazioni e inquinamento, il primo cittadino replica alla guardia ecologica
Il sindaco di Ghisalba Gianluigi Conti ha messo la parola "fine" alle polemiche per le percolazioni nelle aree agricole del paese.
Percolazioni e inquinamento a Ghisalba: il sindaco Gianluigi Conti risponde (di nuovo) alla guardia ecologica Fulvio Pagani.
La replica del sindaco alla guardia ecologica
Dopo le dichiarazioni di Pagani, il primo cittadino ghisalbese è voluto tornare sulla vicenda delle percolazioni in paese, mettendo un punto alla polemica esplosa nelle scorse settimane.
In merito alle segnalazioni di percolazione di liquido nelle campagne di Ghisalba, alle note polemiche che ne sono seguite nelle scorse settimane e alle ultime affermazioni rilasciate alla stampa, ho il dovere di chiarire la situazione – esordisce Conti – L’incontro tra me e la guardia ecologica provinciale volontaria è avvenuto: dal mio punto di vista, è stato chiarificatore, ma non sono assolutamente d’accordo con quanto afferma Pagani quando dice che per dar seguito a una segnalazione non occorre che questa sia protocollata, così come non sono assolutamente d’accordo quando afferma che la richiesta da parte degli uffici comunali di mandare il verbale di servizio tramite la Provincia sia fuori luogo. E’ bene stabilire con chiarezza quali sono le procedure che ogni dipendente pubblico (così come ogni volontario che svolga la propria attività per un organo pubblico) deve obbligatoriamente seguire: il verbale di servizio è il documento che chi agisce per un organo pubblico deve necessariamente compilare a seguito di un’ispezione in cui rilevi una possibile notizia di reato. Il verbale, nel caso specifico, deve essere inoltrato ai competenti uffici della Provincia, che poi devono provvedere a girarlo alla Polizia locale e all’Ufficio Tecnico del Comune interessato. E’ bene precisare che il Comune non deve intervenire sulla sola scorta di una segnalazione verbale, seppur fatta da un pubblico ufficiale, ma interviene su segnalazione inoltrata ufficialmente al protocollo comunale. Non è neppur vero che se un cittadino segnala qualcosa in Comune non c’è bisogno che la sua parola venga protocollata: anche al cittadino comune viene infatti chiesto di protocollare la segnalazione di ciò per cui richieda un intervento. Le segnalazioni verbali o anonime non possono essere prese in considerazione. Infine ritengo del tutto scorretta la divulgazione alla stampa del nome dell’azienda agricola che è stata segnalata come responsabile di un sospetto caso di inquinamento ambientale: le norme sulla privacy impongono di non pubblicare il nome del sospetto inquinatore, almeno fino a quando il reato non sia dimostrato con certezza. Il rispetto delle regole che chiediamo a tutti i cittadini deve essere osservato per primo da chi svolge, anche a titolo di volontariato, funzioni pubbliche così delicate. E, con queste precisazioni, mi auguro che la polemica, sicuramente non innescata da me, si concluda definitivamente.
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