Per il suo compleanno dona all'ospedale un ecografo da 100mila euro
Sono già 1300 i nati al Papa Giovanni XXIII nell' "era Covid"
Un compleanno al contrario: anziché ricevere un regalo, sceglie di donare lui stesso un ecografo (da 100mila euro) all'ospedale di Bergamo. E' il gesto di grande generosità di un benefattore bergamasco, che da vero galantuomo, ha anche deciso di restare anonimo.
Un ecografo in dono per il suo compleanno
Il super-ecografo è entrato in funzione a febbraio nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Papa Giovanni XXIII e sono già decine le donne con gravidanza a rischio elevato che hanno beneficiato del dono. Il nuovo ecografo di ultima generazione, del valore di oltre 100mila euro, restituisce immagini ad altissima risoluzione, con sistema 3D/4D e la possibilità di elaborazione rapida ed accurata dei dati e delle immagini. Uno strumento che è stato fin da subito utilizzato per le ecografie ostetriche più complesse e negli ambulatori congiunti con i cardiologi e i chirurghi pediatrici. Sono esami che aiutano nella diagnosi, fin dallo stadio fetale, di patologie congenite e nella definizione delle cure specialistiche necessarie, inclusi gli interventi chirurgici post-natali o in fase perinatale, cioè sul feto in utero.
“I dati estremamente precisi che lo strumento permette di ottenere al nostro team multidisciplinare saranno usati anche per attività di ricerca – ha spiegato Luisa Patané, responsabile della Medicina Materno Fetale – Lavoriamo ad uno studio clinico sulla diagnosi precoce delle anomalie congenite e ad un secondo sugli interventi chirurgici intrauterini per correggere malformazioni cardiache fetali”.
Quattromila parti all'anno, già 1300 dopo il Covid-19
Il Papa Giovanni XXIII è uno degli ospedali con maggior numero di parti in Italia. Sono circa 4.000 ogni anno e durante il periodo dell’emergenza Covid, dal 23 febbraio ad oggi, sono state registrate più di 1.300 nascite.
Grazie a un team multidisciplinare di ginecologi, neonatologi, chirurghi pediatrici, cardiologi, cardiochirurghi, genetisti e psicologi il Papa Giovanni è anche un centro per la diagnosi prenatale di terzo livello, in grado cioè di seguire gravidanze con fattori di rischio per feti affetti da una cardiopatia congenita o da una patologia malformativa. Grazie ad ambulatori dedicati, offre un inquadramento multidisciplinare per la definizione della prognosi per il feto, per la gestione di eventuali terapie in utero, per una corretta impostazione del percorso nascita e il supporto psicologico ai genitori. In casi selezionatissimi, e solo quando il beneficio ha reso preferibile affrontare il rischio, sono stati anche effettuati interventi cardiovascolari intrauterini.
“Grazie al nostro benefattore e alla sua famiglia, che con questo gesto hanno arricchito la dotazione tecnologica del nostro reparto di Ostetricia. Anche così si rafforza l’Ospedale Papa Giovanni e la sua elevata vocazione alla cura delle mamme e dei loro bambini – ha commentato il direttore generale Maria Beatrice Stasi -. I nostri professionisti stanno già mettendo a frutto questo generoso regalo di compleanno ‘al contrario’ a vantaggio di tanti nuovi nati e delle loro famiglie”.
Nella foto: Luisa Patané, responsabile della Medicina Materno Fetale al Papa Giovanni XXIII, con l'ecografo