"Pedaliamo verso la ripresa", un nuovo progetto per pazienti oncologici

In occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta, l’Asst Bergamo Ovest presenta il progetto “Pedaliamo verso la ripresa: mobilizzazione attiva e continuità assistenziale in Oncologia”, un'iniziativa multidisciplinare pensata per promuovere il recupero funzionale e psicologico degli assistiti oncologici ricoverati, con un focus particolare sulla popolazione over 65.

La donazione di "Amici di Gabry"

Durante il ricovero, molti assistiti oncologici affrontano lunghi periodi di immobilizzazione, con gravi ricadute su autonomia, tono muscolare, circolazione e qualità di vita. Per rispondere a questa esigenza, grazie alla generosa donazione di quattro pedaliere da parte dell’Associazione “Amici di Gabry”, il reparto di Oncologia potrà ora integrare un programma quotidiano di mobilizzazione attiva direttamente al letto dell’assistito, attraverso esercizi con pedaliere per le gambe.

“Questo progetto ci permette di portare avanti un’idea concreta di sanità che mette al centro la persona – dichiara il Direttore Generale Giovanni Palazzo –. Le pedaliere rappresentano uno strumento semplice ma estremamente utile, che consente agli assistiti di mantenere attiva la muscolatura e sentirsi protagonisti del proprio percorso di cura. Ringrazio l’Associazione Amici di Gabry per la vicinanza e l’attenzione dimostrata nel sostenere i bisogni reali dei nostri assistiti”.

“Siamo orgogliosi di poter contribuire con questa donazione al progetto ‘Pedaliamo verso la ripresa’ – dichiara Marco Cremonesi, vicepresidente dell’Associazione Amici di Gabry – L’Associazione è nata per essere vicina alle persone che affrontano la malattia oncologica e alle loro famiglie, e crediamo fermamente nel valore di ogni gesto che possa migliorare la qualità della vita. Le pedaliere che abbiamo donato non sono semplici strumenti, ma simboli di movimento, speranza e resilienza”.

"Pedaliamo verso la ripresa"

Il progetto, ideato e coordinato da Lorenzo Dottorini, medico oncologo, e da Angela Astori, coordinatrice infermieristica, in collaborazione con Giuseppina Dognini, medico oncologo, si articola in un percorso integrato che coinvolge diverse figure professionali.

“L’allettamento prolungato – spiega Fausto Petrelli, Responsabile del Reparto di Oncologia – ha conseguenze importanti, specie negli anziani: riduzione della massa muscolare, rischio di complicanze cardiovascolari, peggioramento dello stato funzionale. Con questo progetto intendiamo prevenire queste conseguenze mantenendo attiva la muscolatura, anche negli assistiti con mobilità ridotta”.

Il programma prevede sessioni giornaliere con pedaliera per le gambe (20 minuti, 2 volte al giorno), il tutto accompagnato da monitoraggio clinico, supporto psicologico e valutazione nutrizionale personalizzata. Oltre alla componente motoria, il progetto affronta anche gli effetti psicologici e nutrizionali della malattia oncologica. Ansia, perdita di autonomia, malnutrizione e scarsa aderenza alle terapie sono aspetti che possono compromettere l’efficacia del trattamento: per questo è prevista un’assistenza integrata con supporto psicologico e piani alimentari individualizzati. Elemento distintivo dell’iniziativa è il modello di continuità assistenziale post-dimissione, favorendo una transizione efficace dal reparto al territorio e riducendo il rischio di regressioni.