Passerella sull'Adda in sicurezza, ma contro la rete in acciaio scatta la petizione
Il Comune intende riqualificare il manufatto, ma il progetto non piace. Assanelli: «Ho la responsabilità dell’incolumità pubblica»
Sicurezza sì ma senza dimenticare l’estetica: ci vuole sensibilità per riqualificare un manufatto del 1874, qual è la passerella sul fiume a Fara d'Adda. A chiederlo è una petizione promossa lo scorso fine settimana.
Passerella: i faresi chiedono sensibilità
La Regione ha messo a disposizione i fondi e i tecnici comunali hanno prospettato l’innalzamento dei parapetti oltre al posizionamento di una rete romboidale di protezione leggera in acciaio Inox.
"La stretta tempistica di cantierizzazione prevista dai fondi regionali non consente lo studio approfondito di diverse soluzioni fino a trovare la migliore possibile, come dev’essere per doveroso rispetto nei confronti di un manufatto del 1874, che per i faresi ha valore storico e affettivo - si legge nel documento che si può sottoscrivere dal ristorante Vergani - Non siamo contro la messa in sicurezza in assoluto della passerella ma il progetto richiede più cura, sensibilità e approfondimento".
Il sindaco: «Ho la responsabilità dell’incolumità pubblica»
«La rete consente di chiudere e mettere in sicurezza gli spazi liberi della barriera con una velatura poco impattante e di minime dimensioni e permette la completa leggibilità degli elementi originari della struttura - ha precisato il sindaco Raffaele Assanelli - Lasciamo perdere tutto, contributo incluso, rischiando a breve di dover chiudere il ponte per questioni legate alla sicurezza? Non ci resta che confidare nella Soprintendenza ai monumenti della Regione Lombardia, che sicuramente saprà ben coniugare le esigenze di messa in sicurezza con quelle della salvaguardia della passerella. Come sindaco ho la responsabilità dell’incolumità pubblica».
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