Cassano d'Adda

Paralizzato dopo l'incidente in ultraleggero, l'appello della famiglia: "Aiutate nostro padre a tornare a volare"

Su Gofundme una campagna di crowdfunding

Paralizzato dopo l'incidente in ultraleggero, l'appello della famiglia: "Aiutate nostro padre a tornare a volare"
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Un incidente avvenuto tre mesi fa, a settembre, mentre collaudava un aereo ultraleggero monoposto, al campo volo Baia Lupo di Cassano d'Adda. È stato così, in una manciata di secondi, che la vita di Mauro Carminati, 62enne residente a Cassano d'Adda, è cambiata per sempre. Era il 1 settembre di quest'anno.
L’uomo, riporta Primalamartesana.it, stava effettuando delle verifiche sul piccolo monoposto, quando in fase di rullaggio, a causa del cedimento del carrello anteriore, si è schiantato. Trasportato in elisoccorso, in codice rosso, all'ospedale Niguarda di Milano, si era salvato. Ma una lesione al midollo spinale, da allora, lo costringe in carrozzina.

L'appello della famiglia: "Aiutate nostro padre a tornare a volare"

A tre mesi dall'incidente, i due figli del 62enne appassionato di ultraleggeri, Alessandra ed Andrea, hanno lanciato su Gofundme una campagna di crowdfunding per "Aiutate nostro padre a tornare a volare". Questo il testo riportato sulla piattaforma online dalla quale i figli hanno creato una raccolta fondi per le spese mediche.

"Nostro padre si chiama Mauro, ha 62 anni e si può dire che anche se non ne ha mai fatto una professione, è sempre stato un pilota di ultraleggeri. Ha sempre volato ed il suo sogno era di continuarlo a fare. La vita però aveva piani diversi per lui e la sera del 1 settembre una lesione al midollo gli ha cambiato la vita per sempre costringendolo sulla sedia a rotelle. Ora sono trascorsi tre mesi da quel drammatico giorno. Lui è ricoverato all’Unità spinale del Niguarda a Milano, ma non può fare ancora nulla in autonomia. E’ seguito da medici competenti e sta facendo ogni giorno sedute di fisioterapia massacranti, ma i medici non si sbilanciano".

"A oggi nessuno sa quanto recupererà e in quanto tempo - prosegue l'appello - Noi figli, insieme agli amici e alla nostra famiglia, siamo accanto a lui ogni giorno in questa sua lotta verso il ritorno a un’autonomia, ma la strada sarà lunga e le spese da sostenere saranno tante. È per questo motivo che abbiamo aperto una raccolta fondi per nostro padre affinché possa aver accesso alle migliori cure per poter avere una vita il più autonoma possibile".

La campagna, lanciata cinque giorni fa, ha già raggiunto quasi 6mila euro su un obiettivo di 20mila.

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