Pandino, inaugurato il restauro del monumento ai caduti FOTO e VIDEO
Restaurato grazie anche alla generosità dei pandinesi, è stato inaugurato stamattina. Alla cerimonia hanno preso parte amministratori, autorità civili e militari, e il Comitato spontaneo che si è impegnato per l'intervento.
Il monumento ai caduti, restaurato grazie anche alla generosità dei pandinesi, è stato inaugurato stamattina. Alla cerimonia hanno preso parte amministratori, autorità civili e militari, e il Comitato spontaneo che si è impegnato per l'intervento.
Il restauro del monumento ai caduti
Rimesso a nuovo il monumento ai caduti di piazza Vittorio Emanuele III, a Pandino. Le parti in pietra, così come le statue in bronzo, sono state ripulite dai sedimenti che, nel tempo, avevano lasciato i loro segni sul monumento. L'intervento di pulitura è stato possibile per l'impegno profuso dal "Comitato spontaneo per il restauro al monumento dei caduti", ma soprattutto grazie alle generose donazioni ricevute dai cittadini di Pandino.
La cerimonia d'inaugurazione
Ultimati i lavori di restauro, il monumento ai caduti di piazza Vittorio Emanuele III è stato inaugurato con una cerimonia ufficiale. In corteo sono giunti sulla piazza il sindaco Maria Luise Polig e tutta l'Amministrazione comunale, insieme al Comitato promotore del restauro, tutte le associazioni del paese, i combattenti e reduci e i carabinieri in congedo, oltre e numerose autorità civili e religiose di Pandino e dei paesi vicini.
L'Inno nazionale e il "Silenzio" per commemorare i caduti
La cerimonia d'inaugurazione in piazza del restauro si è aperta sulle note dell'Inno nazionale. Poi la tromba ha suonato il "Silenzio" per commemorare tutti i caduti in guerra. La popolazione, intervenuta numerosa nonostante il maltempo, ha così potuto ammirare il monumento completamente restaurato. In cima alla roccia vi è raffigurato un soldato dell'Esercito italiano pronto a scagliare un sasso contro l'aquila asburgica, simbolo della lotta all'invasore. Sul monumento le lapidi dei soldati pandinesi caduti in guerra.
La piazza dovrebbe cambiare nome: Vittorio Emanuele III è un re da dimenticare.