Palestra pugilato taglio del nastro in Geromina
La vicesindaco Pinuccia Prandina ha inaugurato la nuova struttura testando in prima persona anche le attrezzature...

Palestra di pugilato, taglio del nastro in Geromina. Domenica scorsa si è svolta l’inaugurazione ufficiale della palestra di box, che ha trovato «casa» nel sotterraneo delle ex scuole della frazione. Ospite d’eccezione, il pugile Roberto Castelli, presidente della società sportiva.
Sacrificio, fatica e passione
«Il pugilato mi ha regalato tante soddisfazioni. Ho iniziato ad andare in palestra a 12 anni su consiglio di mio fratello Alfio – ha raccontato – Ho raggiunto dei bei traguardi, ho avuto l’opportunità di girare il mondo e vorrei trasmettere ai ragazzi ciò che il pugilato mi ha dato. In tutti gli sport ci vogliono sacrificio, fatica e passione. Non tutti i nostri ragazzi diventeranno campioni nel senso ufficiale del termine, ma per me e gli allenatori sono già campioni perché hanno queste tre doti fondamentali, senza le quali non si raggiunge alcuna meta».

Un defibrillatore in dono da «Diego Riviera»
Tra gli intervenuti anche Massimo Bugada, presidente regionale della Federazione Pugilistica Italiana, e Cinzia Brescianini, presidente dell’Associazione «Diego Riviera», che prende il nome da suo figlio, morto a 16 anni nel 2009 per arresto cardiaco mentre giocava a calcio. La Onlus ha donato un defibrillatore alla palestra. «Diego era il mio unico figlio, e alla sua morte ho pensato di fare qualcosa di positivo, fondando un’associazione con le mie amiche nel 2011 - ha detto - Organizziamo diverse attività per raccogliere fondi e donare defibrillatori; fino a oggi ne abbiamo donati 43, soprattutto ad associazioni calcistiche, Comuni e scuole. Oggi doniamo un defibrillatore anche alla palestra di Treviglio affinché le altre mamme non debbano affrontare la sofferenza che ho provato io».
Sempre più donne vicine alla box
Presente anche il vicesindaco, Pinuccia Prandina, la quale si è detta particolarmente soddisfatta della presenza di una scuola di pugilato sul territorio e ha subito testato l'attrezzatura. «L’intento è quello di smitizzare questo sport e sottolineare l’aspetto educativo per i giovani e i meno giovani colpiti da problematiche psicologiche e affettive che grazie all’aiuto della boxe riescono a trasformare i loro problemi in energie negative. Ho chiesto a Castelli se ci fossero anche donne iscritte e ha risposto che sono in continuo aumento. Questa è la prova che nella nostra città le pari opportunità sono ben radicate». L’evento si è concluso con un ricordo di Marco Bonalumi, socio della palestra, che ha perso la vita a inizio settembre, a soli 17 anni.