Cronaca

Palazzo Muratori, “il mostro” di Romano verso la demolizione: torna la luce in piazza

L’obiettivo indicativo è il 2027, una svolta storica per il centro storico della Città.

Palazzo Muratori, “il mostro” di Romano verso la demolizione: torna la luce in piazza

L’amministrazione Gafforelli avvia lo studio preliminare per liberare la piazza centrale, tra storia, polemiche e dibattiti ventennali.

Un lascito controverso

Palazzo Muratori a Romano sede di un centro civico comunale, è al centro di un acceso dibattito cittadino da oltre vent’anni. Costruito tra il 1995 e il 1996 su progetto di Fausto Bontempi, sostituì l’edificio della Cariplo in piazza Roma. Voluto dall’allora sindaco Giuseppe Longhi, il palazzo nacque come centro di aggregazione moderno inserito nel contesto storico rinascimentale della piazza, accanto alle chiese di Santa Maria Assunta e San Giacomo Apostolo, Madonna della Grotta e San Defendente Martire. La sua architettura audace, tuttavia, ha alimentato fin da subito critiche, tanto da guadagnarsi il soprannome di “mostro”.

Tra critiche e difese

Negli anni il Palazzo Muratori è diventato simbolo di uno scontro culturale e identitario. Architetti, critici e cittadini si sono divisi: Philippe Daverio lo difese come esempio di modernità dialogante, mentre Vittorio Sgarbi lo definì «abominevole» in una piazza storica. La struttura ha avuto anche un ruolo nella politica locale: nel 2014 circolò un volantino che evocava una moschea al posto del «mostro», dimostrando come l’edificio fosse diventato veicolo di polemiche oltre l’architettura.

Una nuova fase

Oggi la vicenda entra in una nuova fase. L’amministrazione del sindaco Gianfranco Gafforelli ha incaricato un professionista esterno di redigere uno studio preliminare per valutare la fattibilità tecnica ed economica della demolizione, un passo senza precedenti. Il sindaco ha precisato che, per la progettazione della futura piazza libera dal palazzo, sarà indispensabile il coinvolgimento degli enti di tutela. L’obiettivo indicativo è il 2027. Al di là dei tempi e degli esiti, il procedimento segna un punto di svolta: dopo anni di dibattiti e promesse, la città potrebbe riconquistare una piazza centrale aperta, finalmente libera e illuminata, con vista completa su tutte e tre le chiese storiche.