Ospedale Papa Giovanni XXIII

Ospedale Papa Giovanni: riattivate le terapie intensive alla fiera di Bergamo

Sono state riattivate dagli operatori del Papa Giovanni le ventiquattro postazioni di terapie intensive all'interno della fiera di Bergamo.

Ospedale Papa Giovanni: riattivate le terapie intensive alla fiera di Bergamo
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In base ai dati di giovedì, le terapie intensive attualmente occupate sono 27: 19 nei moduli gestiti dal Papa Giovanni e otto in quello affidato agli Spedali Civili di Brescia.

Il Presidio in Fiera

Il presidio medico avanzato alla Fiera di Bergamo è stato riattivato tre settimane fa, con medici e infermieri che nel mentre vi hanno curato 36 pazienti in terapia intensiva. Due su tre vengono dalle province più colpite, solo il 33% dalla bergamasca. Da lunedì, annunciano i medici, in Fiera partirà anche l'attivazione dei posti letto per pazienti che necessitano di media e bassa intensità di cura.

Il quadro statistico dei pazienti

Attualmente, dicevamo, sono 27 i pazienti in terapia intensiva, per un'età media di 71 anni. Di questi ventisette, solo nove provengono dalla provincia di Bergamo. Altrettanti vengono dal milanese, cinque dal bresciano, tre dalla provincia di Varese e uno dalla provincia di Lecco. Quanto al personale medico impegnato, il presidio medico in fiera si avvale di medici e infermieri 24 ore al giorno, sette giorni su sette, coadiuvati dagli Alpini dell'Ana volontari, che offrono supporto in materia di sicurezza e logistica.

I coordinatori

La direzione sanitaria del presidio ospedaliero in Fiera è affidata a Oliviero Valoti. Al suo fianco il coordinatore infermieristico Luigi Daleffe. Sono poi 21 i medici al lavoro, coordinati da Francesco Ferri, cui si affiancano i 63 infermieri coordinati da Giuliana Vitali. Ad occuparsi di formazione è Monica Casati, mentre a seguire gli aspetti assistenziali e organizzativi è Simonetta Cesa, direttore della direzione professioni sanitarie e sociali dell'Asst Papa Giovanni XXIII.

La pressione sulle terapie intensive

Il presidio medico in fiera ha consentito al personale sanitario di porre un freno alla pressione sulle terapie intensive: attualmente, infatti, sono 58 i pazienti gravi e gravissimi gestiti nelle strutture che fanno capo all'Asst Papa Giovanni. Da lunedì, invece, saranno ben 225 i posti letti ordinari di area medica messi a disposizione dalla struttura. Soddisfatta per il contributo che l’ospedale sta dando alla rete ospedaliera regionale e per la risposta al fabbisogno del Paese il direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII Maria Beatrice Stasi: La pressione sulle terapie intensive è forte e l’ospedale è oggi a pieno carico con pazienti che provengono da tutta la regione. Due pazienti su tre attualmente ricoverati in Fiera vengono da fuori provincia, dalle aree più colpite dal contagio. Oggi insieme a tanti professionisti di altre strutture del sistema sanitario regionale pubbliche e private il nostro impegno rimane quello di avanzare un passo davanti al virus. Il nostro contributo e la nostra solidarietà concreta non stanno mancando perché abbiamo già vissuto in prima persona questa primavera l’escalation del contagio con le sue conseguenze drammatiche per i pazienti e le famiglie e con i pesanti effetti sulle strutture e sul personale sanitario. Questo non fa venire meno, pur nelle difficoltà aggiuntive, il ruolo di hub per le patologie tempo dipendenti su un bacino di circa un milione di utenti residenti in provincia e, nel caso dei traumi pediatrici, in tutta la Regione. Sono interventi effettuati in emergenza e che spesso salvano vite umane. Il presidio in Fiera oggi ci permette di garantire anche tutto questo”. In altre aree della Fiera proseguono intanto anche le attività vaccinali e relative ai tamponi in capo al Papa Giovanni con la supervisione generale del Direttore di Presidio e delle Attività Ambulatoriali Giulia Bombardieri.

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