Omicidio, la moglie della vittima: "Mia figlia aveva denunciato il fidanzato"
Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia quella del papà, Roberto Guerrisi, che aveva chiesto spiegazioni su quanto accaduto
Aveva denunciato il fidanzato la sera prima dell'omicidio dopo essere finita in Pronto soccorso. E il padre della 22enne era andato chiedere spiegazioni, senza sapere che per questo ci avrebbe rimesso la vita. A parlare dell'accaduto sono i parenti e gli amici di Roberto Guerrisi, freddato con un colpo di pistola al Fornasotto, località di Pontirolo, per mano dello zio del giovane, il 58enne Rocco Modaffari.
La denuncia per percosse
Oggi, 29 dicembre, la famiglia di Guerrisi è distrutta. Le figlie e la moglie della vittima si sono chiuse nel dolore, indicibile, che le ha travolte dopo una tragedia inspiegabile come quella che è avvenuta ieri, sabato 28 dicembre. Eppure la consorte ha avuto la forza, tra le lacrime, raggomitolata sul divano di casa, quella in cui viveva con il marito a Boltiere, di pronunciare qualche parola. Intorno a lei a proteggerla, come uno scudo, l'amore di parenti e amici, ancora increduli. La figlia aveva denunciato il fidanzato la sera prima, perché era finita in Pronto soccorso con un occhio nero e il papà si era recato dalla famiglia di lui, per avere lumi sull'accaduto.
"Assolutamente sì - ha detto piangendo - l'aveva denunciato. Mio marito era andato a chiedere spiegazioni... Era una bravissima persona".
Il ricordo degli amici e dei parenti
"Roberto era un buon padre di famiglia, fedele, un uomo che amava moltissimo le figlie e il suo cane - hanno raccontato alcuni amici riuniti davanti all'abitazione, come impietriti - era conosciuto e stimato in paese come alla Tenaris di Dalmine dove lavorava da 20 anni. Aveva lasciato la Calabria 26 anni fa, e non aveva mai avuto uno screzio con nessuno"
Come sia possibile che una discussione sia finita a colpi di pistola è per tutti un mistero.
"E' normale presentarsi una pistola? - hanno detto scuotendo il capo - Per noi no, bisogna chiederlo a chi ha sparato".
Quando questa gente capirà che la violenza non paga e porta ad altra violenza, sarà un bel giorno per tutta l umanità. Adesso magari si potrà anche scatenare una faida fra le famiglie, speriamo di no . Dopo aver denunciato per lesioni il fidanzato, civilmente la ragazza si doveva allontanare da lui e basta , aspettare che la Legge facesse il proprio corso . Che spiegazioni avrebbero potuto dare ???? Ognuno avrebbe tirato l acqua al proprio mulino e non si sarebbe risolto nulla . Lasciate decidere ad un giudice terzo l appuntamento dei fatti e le eventuali conseguenze penali . Cosa ci hanno ricavato adesso con tutta codesta inaudita violenza ??
Per quello che so io si erano affrontati poi la vittima si è ripresentata con alcuni parenti e un coltello. Quindi s'è vero c'è da chiedersi: se l'altro non avrebbe avuto la pistola come sarebbe andava a finire? C'era già stata la denuncia tieniti a casa la figlia e lascia fare ai carabinieri.