Romano

Omicidio Gozzini, nuovi retroscena

Durante l'interrogatorio di garanzia Gottardelli accusa la sua cameriera di essere l'amante della vittima e complice del furto perpetrato ai suo danni.

Omicidio Gozzini, nuovi retroscena
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Sull'omicidio di Fausto Gozzini emergono nuovi dettagli sul movente che ha spinto Domenico Gottardelli a freddarlo nella sua azienda a Casale Cremasco mercoledì 14 settembre. L'assassino fa il nome di una cameriera.

L'assassino getta ombre sulla sua cameriera

Il 61enne imprenditore di Romano ucciso negli uffici della Classe A Energy di Casale Cremasco da una fucilata sarebbe morto per un atroce sospetto: circa cinque anni prima lui e la colf  di Gottardelli gli avrebbero rubato 400mila euro dal garage. La donna sarebbe complice del furto per il quale il 78enne ha confessato di aver commesso il delitto. La cameriera 60enne che a Covo badava alla sua casa sarebbe stata l’amante dell'amico Gozzini.

L'accusa durante l'interrogatorio di garanzia

L'idraulico in galera per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione ha puntato il dito contro la sua cameriera nell’interrogatorio di garanzia. La donna sarà sentita dai carabinieri coordinati dal pm Francesco Messina. Un furto, quello che Gottardelli dice di aver subito, frutto di un doppio tradimento che lo avrebbe dilianiato per quasi cinque anni, esploso nella furia più cieca. Amico e colf, amanti in combutta dunque: il 78enne avrebbe prestato loro la casa per consumare la relazione clandestina e solo lei avrebbe avuto le chiavi dell'appartamento nel garage del quale Gozzini sarebbe stato a conoscenza che Gottardelli celava i soldi. Un affronto che ha macerato Gottardelli fino alla decisione di imbracciare il fucile calibro 12, salire sulla sua Citroen 2 Cavalli e porre fine alla vita dell'imprenditore.

 

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