Oltre 200 volontari alla maxi esercitazione del Com Bassa Bergamasca
Il campo interforze organizzato dal Com ha visto la partecipazione di ben 19 gruppi di Protezione civile su 21
Maxi-esercitazione del Com della Bassa Bergamasca: oltre duecento volontari impegnati lungo l’Adda durante il weekend. E’ stato montato nel fine settimana scorso e smontato domenica al termine delle esercitazioni e delle attività di formazione, il campo interforze organizzato dal Com, che ha visto la partecipazione di ben 19 gruppi di Protezione civile sui 21 facenti parte del gruppo.
Maxi esercitazione del Com Bassa Bergamasca
A questi si sono poi affiancati alcuni volontari dall’area milanese, che hanno raggiunto i bergamaschi sull’isola Borromeo di Cassano d’Adda, dove ha avuto luogo il grosso delle attività. Qualche esercitazione, invece, si è poi svolta a Fara. "Sono stati simulati diversi scenari finalizzati al mantenimento dei requisiti dei volontari", ha spiegato il sindaco di Brignano Beatrice Bolandrini, coordinatrice del Com della Bassa sin dalla sua creazione nel 2015, che ha presenziato e consegnato gli attestati finali insieme ai sindaci di Caravaggio, Casirate, Urgnano, Pontirolo e al vicesindaco di Pagazzano alla cerimonia di chiusura del campo.
"L’ultimo campo interforze lo avevamo fatto nel 2019, prima della pandemia, mentre negli ultimi tre anni i requisiti dei volontari di Protezione civile sono stati mantenuti tramite le attivazioni in ambito Covid – ha ricordato il sindaco – Oltre ai miei colleghi, ringrazio la funzionaria Pinuccia Marini della Provincia di Bergamo, che ha coordinato la simulazione delle ricerche ed è stata operativa nei due giorni di campo".
Campo interforze
I veri protagonisti, comunque, sono stati i volontari, che hanno ancora una volta messo a disposizione tempo e impegno per il bene comune.
"A loro va il plauso maggiore – ha sottolineato Bolandrini – Personalmente insisto da anni su quanto sia fondamentale la formazione in quest’ambito, perché nessuno si improvvisa volontario ed è corretto che gli amministratori mettano in campo tutte le risorse possibili per formare i volontari. Ben vengano dunque esercitazioni come questa, anche perché ciascun gruppo, per essere riconosciuto, deve soddisfare il requisito di portare all’esercitazione almeno il 50 percento più uno dei propri iscritti, e sappiamo che è un bell’impegno. Senza la formazione, però, sarebbe inutile parlare di Protezione civile".