Prevenzione

Occhio alle truffe, carabinieri “in cattedra” ad Arcene per insegnare come difendersi

L'incontro si è svolto lo scorso 20 novembre al Centro diurno anziani "La Madonnina" di Arcene

Occhio alle truffe, carabinieri “in cattedra” ad Arcene per insegnare come difendersi

Come ci si può difendere dalla truffe? A dare consigli utili, soprattutto agli anziani – vittime preferite dai truffatori senza scrupoli – ci hanno pensato i carabinieri di Verdello in un incontro promosso al Centro diurno anziani “La Madonnina” di Arcene.

Carabinieri “in cattedra” a “La Madonnina”

L’iniziativa, organizzata lo scorso 20 novembre dalla Società Cooperativa Sociale di Gasparina di Sopra con il supporto dell’Amministrazione comunale e finanziata da Regione Lombardia, ha visto la partecipazione del Maresciallo Capo Giuseppe Mineo, comandante della Stazione dei Carabinieri di Verdello insieme a referenti dei servizi sociali comunali e l’Area Fragilità di Risorsa Sociale Gera d’Adda. In sala molti cittadini anziani, alcuni dei quali vivono soli e rappresentano spesso il principale bersaglio delle truffe “da contatto”: raggiri messi in atto da finti tecnici del gas o dell’elettricità, o da falsi appartenenti alle forze dell’ordine, allo scopo di carpire fiducia, dati personali o addirittura introdursi nelle abitazioni.

Come proteggersi dalle truffe

Durante l’incontro, introdotto dalla responsabile della Cooperativa, il Maresciallo Mineo ha illustrato in modo chiaro le principali tipologie di truffe: quelle domestiche, con falsi incaricati che suonano alla porta; quelle telefoniche, mirate al furto di codici bancari e dati sensibili; quelle fuori casa, come la truffa dello specchietto o dell’abbraccio; i raggiri agli sportelli ATM durante i prelievi e le truffe online, sempre più diffuse, tra cui phishing tramite email e sms, truffe sulle piattaforme di e-commerce e le cosiddette “truffe affettive”, in cui i malintenzionati instaurano rapporti di lunga durata per ottenere denaro.

In caso di necessità chiamare sempre il “112”

Il pubblico ha partecipato attivamente, ponendo domande e portando esempi tratti da esperienze personali, segno della grande attenzione su un tema che tocca da vicino molte famiglie. In chiusura è stato ricordato che, davanti a qualsiasi dubbio o sospetto, è sempre possibile e consigliato chiamare il numero 112, anche solo per segnalare tentativi di truffa: un modo semplice per permettere alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente e monitorare situazioni potenzialmente pericolose.