Caravaggio

Nuovo sciopero alla Gaser, Cobas chiede migliori condizioni di lavoro e il rientro di due operai

Un paio di settimane fa la prima agitazione, questa mattina la seconda.

Nuovo sciopero alla Gaser, Cobas chiede migliori condizioni di lavoro e il rientro di due operai
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Questa mattina sciopero alla Gaser di Caravaggio, il secondo in poche settimane. Slai Cobas chiede condizioni di lavoro migliori e il rientro di due operai a cui non è stato rinnovato il contratto.

Sciopero alla Gaser

Un paio di settimane fa tra sindacato e l'azienda Eredi Bonacina Mario Srl - che fa parte del gruppo Gaser - è nato un braccio di ferro per via di tirocini riservati a stranieri disagiati, in convenzione con il Comune di Milano. Secondo Slai Cobas sono una facile via per lo sfruttamento dei richiedenti asilo, mentre per la dirigenza un'opportunità di inserimento nel mondo del lavoro che evita che i ragazzi finiscano nelle mani della criminalità organizzata. E dopo il mancato rinnovo del contratto a Moumini e Philip, proprio due operai che hanno in corso il rinnovo del permesso di soggiorno, era scattata la prima agitazione. Questa mattina, venerdì 23 aprile, la seconda.

"Aumenti salute diritti e rientro di Philip e Moumini"

Il delegato di Slai Cobas Sergio Caprini spiega così il nuovo sciopero .

"Gli operai sono in lotta contro il lavoro duro che spacca la schiena in un ambiente malsano - ha detto - Negli ultimi tre anni senza lotta i carichi di lavoro sono aumentati  del 20-30 %.  Chiediamo aumenti, salute, diritti e rientro in fabbrica per Philip e Moumini".

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