Operazione antidroga

Narcotraffico nella Bassa, arrestato in Albania l'ultimo ricercato dell'operazione "Fontanella 2019"

In manette un 52enne albanese, facente parte di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Narcotraffico nella Bassa, arrestato in Albania l'ultimo ricercato dell'operazione "Fontanella 2019"
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Lo hanno cercato per due anni e finalmente, ieri mattina, sono riusciti a individuarlo e arrestarlo. In manette un 52enne albanese latitante dal 2020, facente parte di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Lo hanno raggiunto e fermato in Albania.

Narcotraffico nella Bassa, arrestato l'ultimo ricercato

L’arresto di ieri è l’ultimo tassello dell’operazione “Fontanella 2019”, che nel febbraio 2020 aveva portato all’emissione ed esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di altrettanti soggetti di diverse nazionalità, facenti parte di un sodalizio criminale con base in numerosi Comuni lombardi, e al sequestro di oltre 30 chilogrammi di hashish, 4 di cocaina e oltre 60mila euro in contanti.

Fermato e arrestato in Albania

L’uomo, che al momento delle fasi cruciali dell’operazione aveva già da tempo fatto perdere le sue tracce, al termine di un’incessante attività di intelligence del Nucleo Investigativo di Bergamo, coadiuvato in territorio albanese dal personale Interpol, dall’ufficio dell’Esperto per la sicurezza in Albania e dalla polizia albanese, è stato individuato e arrestato in attesa di essere estradato e consegnato alla giustizia italiana.

L'operazione "Fontanella 2019"

L'operazione risale al febbraio 2020 quando la Squadra Mobile di Milano in collaborazione con la Polizia locale di Fontanella era riuscita a portare alla luce e smantellare una rete di narcotraffico che aveva base proprio nel piccolo comune della Bassa orientale. Una vera raffineria di droga nascosta in un appartamento, in via Donatori di sangue, in pieno centro storico dove tre spacciatori albanesi raffinavano cocaina ed eroina.

Gli agenti erano arrivati agli stranieri al termine di un’indagine sulla filiera dello spaccio di eroina nella fascia a nord di Milano, in particolare nell’area attorno al parco delle Groane. I tre albanesi, tutti incensurati e con permesso di soggiorno, erano stati individuati  e seguiti dal casello di Solaro (Milano) fino alla casa su due piani di Fontanella. Si tratta di A. A,  di 41 anni, A. L. di 22 anni e K. R. di 24 anni.

Due di loro si trovavano al piano inferiore dell'appartamento, e indossavano mascherine anti-inalazione. Nei locali i poliziotti avevano rinvenuto e sequestrato diversi sacchetti in cellophane contenenti una sostanza di colore beige, una pressa utilizzata per impacchettare i panetti di stupefacente. Parte della sostanza era già stata confezionata, altra era ancora presente nei sacchetti in cellophane in attesa di essere lavorata e “pressata”. Gli agenti hanno proseguito la perquisizione domiciliare trovando cocaina ed eroina all’interno di un trolley, un’altra pressa, tre frullatori utilizzati per il mescolamento della sostanza pura con la sostanza da taglio e tre bilancini da precisione. Al piano superiore, in una stanza da letto, era stata rinvenuta anche una cassaforte con i contanti, in vario taglio.

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