Multe Social in 6 mesi 42 sanzioni grazie ai volontari segnalatori

Sono 82 le segnalazioni inoltrate alla Locale. Di queste 42 hanno portato a sanzioni. Un'efficacia del 51%.

Multe Social in 6 mesi 42 sanzioni grazie ai volontari segnalatori
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Questa mattina in Comune a Treviglio la conferenza stampa sui risultati del progetto Multe Social, a 6 mesi dall'inizio dei lavori. A illustrare i risultati ottenuti finora il sindaco Juri Imeri, il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Pinuccia Prandina, il comandante della Polizia locale cittadina Antonio Nocera e la presidente della commissione Pari Opportunità Valentina Tugnoli.

Multe Social, di cosa si tratta

Multe Social è un progetto di collaborazione tra Amministrazione, associazioni e Polizia locale attivato nel mese di marzo. L'obiettivo è quello di far cessare l'odioso fenomeno degli automobilisti che occupano gli stalli destinati ai disabili senza averne titolo. I volontari delle associazioni Come Noi, Oltre l'Orizzonte e Treviglio Urbana hanno attivato una proficua collaborazione con la Polizia Locale e la commissione pari opportunità per segnalare gli abusi riguardo alle soste non autorizzate sugli stalli gialli. E' stato attivato un numero di cellulare whatsapp che i volontari utilizzano per inoltrare alla locale le segnalazioni ricevute dai cittadini o quelle constatate personalmente. Una volta ricevuto il messaggio, formulato in un modo ben definito da stringenti regole interne, gli agenti si recano sul posto per rilevare personalmente l'infrazione ed emettere la relativa sanzione.

I risultati

Attivato a marzo in questi primi 6 mesi il progetto sembra aver soddisfatto le aspettative dei promotori. In 6 mesi sono giunte al comando 82 segnalazioni. Di queste, solo 9 sono rimaste "inevase" perchè gli agenti erano impegnati in altri servizi più urgenti. Sulle 73 uscite complessive in seguito alle segnalazioni sono state sanzionate ben 42 automobili, il 51% del totale.

La mappatura delle criticità

Ma "Multe Social"  non è solo repressione. I volontari hanno infatti contribuito a stilare un report qualitativo sulle zone con maggior criticità. Quelle aree, insomma, dove gli "usurpatori" sembrano essere maggiormente recidivi. Zone che, ha assicurato il comandante Nocera, nei prossimi mesi saranno sottoposte a un'attenzione particolare e a controlli specifici.

Quanti parcheggi riservati ci sono?

Sulla circonvallazione di Treviglio sono in tutto 38, su un totale di 847 parcheggi complessivi, gli stalli riservati ai portatori di handicap. Una cifra ragguardevole che soddisfa ampiamente la normativa vigente. Secondo la legge infatti il Comune dovrebbe garantire uno stallo giallo ogni 50 parcheggi. A Treviglio questo rapporto scende vertiginosamente a uno stallo giallo ogni 22 posteggi. Nuovi stalli, ha assicurato il sindaco Imeri, saranno realizzati anche nella zona esterna alla circonvallazione. Settimana prossima ne arriveranno 3 nuovi nella zona di viale Filagno.

Oltre 1500 pass disabili attivi "ma il problema sono gli abusi"

Ma anche i pass rilasciati per i disabili sono decisamente in aumento. A Treviglio in totale ce ne sono 1541 attivi, rilasciati nel corso degli anni. Ed è proprio il trend nel tempo che lascia decisamente a bocca aperta. Negli ultimi 30 anni si è verificato infatti un aumento esponenziale dei pass rilasciati. Si passa dai 2 cartellini emessi nel 1990 ai 23 permessi rilasciati nel 1995 fino ad arrivare ai 135 pass rilasciati nel corso del 2017. "E' giusto che i pass ci siano per chi ne ha bisogno - ha sottolineato Tugnoli -. Il problema sono gli abusi. Soprattutto perché messi in atto da persone che hanno un disabile in famiglia e dalle quali ci si aspetterebbe dunque una maggiore sensibilità".

Come diventare segnalatori

Fermo restando che qualsiasi cittadino che riscontri una qualsiasi infrazione può rivolgersi al comando della Polizia Locale telefonando al numero 0363 317602 per entrare a far parte del progetto multe social è necessario contattare una delle associazioni coinvolte o la commissione Pari Opportunità chiedendo il contatto di uno dei volontari che fanno da intermediari con la Polizia Locale. "Serve - ha spiegato Prandina - a non ricevere una valanga di segnalazioni e a far sì che alla locale arrivino solo quelle complete stilate secondo determinati criteri che sono stati oggetto di diverse riunioni".

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Mario

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