Morti sul lavoro, in Lombardia 142 decessi dall'inizio dell'anno
I numeri non sono confortanti: rispetto al 2023 si sono registrati già 20 decessi in più. Le province più pericolose: Pavia e Brescia
Venti vittime in più rispetto al 2023. Venti uomini e donne che sono usciti di casa per svolgere il loro lavoro e non hanno più fatto ritorno. Dal gennaio a settembre sono 142 le morti sul lavoro registrate in Lombardia, circa 16 decessi al mese. Numeri che preoccupano sempre di più anche se, a livello nazionale, la Lombardia mostra un'incidenza della mortalità sotto la media nella mappatura dell'Osservatorio Vega Engineering. Dati che evidenziano come più pericolose le province di Pavia e Brescia, seguite da Sondrio e Monza Brianza e poi Mantova, Lecco, Lodi, Cremona e Bergamo. Tra le più sicure invece Milano, Varese e Como.
Morti sul lavoro: "Numeri che lasciano poca speranza"
“I numeri lasciano poco spazio alla speranza di proiezioni confortanti rispetto al 2023: sono 20 i decessi in più rispetto allo scorso anno - ha commentato Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Vega Engineering, sulla base dell’ultima indagine elaborata dal proprio team di esperti - la situazione più critica in regione viene riscontrata a Pavia e Brescia che sono ancora in zona rossa, con un rischio di infortunio mortale molto superiore alla media nazionale. Fino ad arrivare, nel caso di Pavia, ad un valore più che doppio con 50,8 infortuni mortali ogni milione di occupati e a 47,4 per Brescia”.
I numeri della Lombardia
Sono 142 i decessi da gennaio a settembre 2024 (contro i 122 di fine settembre del 2023): 102 quelli rilevati in occasione di lavoro (7 in più dello scorso anno) e 40 quelli in itinere (13 in più del 2023). La regione è tristemente prima in Italia sia per numero di vittime totali, sia per decessi in occasione di lavoro. Il più elevato numero di decessi totali è stato registrato in provincia di Milano (34). Seguono: Brescia (31), Bergamo e Pavia (15), Monza Brianza (14), Varese (8), Mantova (6), Lodi e Cremona (5), Como (4), Lecco (3) e Sondrio (2).
Mentre Brescia e Milano sono in cima alla graduatoria quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro rispettivamente con 26 e 24 vittime. Seguono: Pavia (12), Monza Brianza (10), Bergamo (9), Varese (5), Mantova (4), Lecco e Cremona (3), Lodi, Como e Sondrio (2).
A fine di settembre 2024 le denunce di infortunio totali sono aumentate rispetto alla fine di settembre del 2023: erano 79.967 e ora sono 80.354 ed è pari al 18,6% di quelle rilevate in Italia. È la provincia di Milano quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (26.632), seguita da: Brescia (11.208), Bergamo (9.437), Varese (7.150), Monza Brianza (5.646), Como (3.886), Mantova (3.695), Pavia (3.470), Cremona (3.395), Lecco (2.550), Lodi (1.693) e Sondrio (1.592). Infine, sono 28.223 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (21.871 in occasione di lavoro) e 52.131 quelle degli uomini (44.487 in occasione di lavoro). E sono 15 le donne che hanno perso la vita: 9 in occasione di lavoro e 6 in itinere. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 20.941 su 80.354 (circa il 26%). E sono 17.231 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro. Sono 46 i lavoratori stranieri deceduti nei primi nove mesi del 2024 su un totale di 142 (1 su 3), 35 dei quali in occasione di lavoro su un totale di 102 (ancora una vittima su tre è straniera).
Le attività manifatturiere, anche alla fine di settembre 2024, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (11.966). Sono seguite da trasporto e magazzinaggio (5.085), commercio (4.445), sanità (4.348) e costruzioni (4.264).
Vuoi restare sempre aggiornato?
📱"𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼" è ora anche un canale 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗔𝗽𝗽
In un solo posto, troverai tutte le notizie più importanti della giornata dal tuo territorio, 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲, dalla sezione "Aggiornamenti" di WhatsApp.
🔗𝗖𝗹𝗶𝗰𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼!
https://whatsapp.com/channel/0029VaEHNSEK5cD5VhYIts2h