Morengo perde la sua "colonna", addio al cavalier Luigi Ferri

Si è spento questa mattina, 8 agosto 2025, all'Hospice di Treviglio, dove si trovava ricoverato da qualche tempo, il cavalier Luigi Ferri. A Morengo una vera istituzione, pilastro della comunità, custode della sua storia e punto di riferimento per tutti.

Una vita da volontario

Uomo schivo e riservato Ferri, 83 anni, ha dedicato la vita alla sua comunità. Storico sacrestano da sempre legato alla parrocchia morenghese, era anche socio di Avis e Aido. Ma tutto il suo impegno, negli anni, lo aveva riversato nella storia, nella memoria e nell'omaggio ai caduti. Presidente dell'Associazione Combattenti e Reduci - che guidava anche a livello provinciale - era stato anche il fondatore della sezione morenghese dell'Associazione Nazionale del Fante.

L'omaggio costante ai Caduti

Profondo il suo impegno nel voler ricordare e rendere omaggio ai tanti caduti per la Patria. Una passione che lo avevo portato moltissime volte anche nelle scuole, a raccontare - commuovendosi ogni volta - quella storia di sacrificio e libertà che ha dato vita alla Repubblica. La sua continua ricerca storica lo aveva portato anche a scrivere un libro intitolato "Che siano gli ultimi", un volume all’interno del quale sono raccolte le informazioni relative a ben 469 morenghesi vissuti tra il 1800 ed oggi, tutti accomunati dal fatto di essere stati combattenti o caduti in guerra. Un lavoro frutto di circa dieci anni di ricerche negli archivi di Stato di Bergamo, Torino e Cremona e tramite gli archivi parrocchiali che aveva visto anche la collaborazione delle figlie Elena e Arianna e di una dipendente comunale.

Ex operatore meccanico, volontario, ma anche marito e padre amorevole. Nel 2009 anche il Comune aveva voluto riconoscere il suo impegno con la consegna di una targa celebrativa durante un concerto natalizio.