Minacce e botte ai genitori 28enne italiano allontanato da casa

Il giovane, con problemi di tossicodipendenza, aveva instaurato in casa un vero e proprio clima di terrore che continuava da più di 5 anni.

Minacce e botte ai genitori 28enne italiano allontanato da casa
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Minacce e botte ai genitori. I Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno eseguito un’ordinanza cautelare applicativa della misura dell’allontanamento dalla casa familiare.

Minacce e botte aui genitori, allontanato da casa

I militari dell’Arma si sono difatti trovati ad indagare in queste ultime settimane ancora su episodi di violenza domestica. Il protagonista di tutto ciò, questa volta, è stato un 28enne italiano nullafacente, residente a Brignano Gera d’Adda, con problemi di tossicodipendenza ma non solo, che per mesi avrebbe ingiuriato, minacciato, picchiato e comunque sottopostoa ripetuta violenza fisica e psicologica i relativi genitori conviventi ma non solo. Le indagini sono state coordinate dal Pm Letizia Ruggeri, mentre l’ordinanza coercitiva a carico del giovane figlio violento è stata emessa dal Gip Lucia Graziosi.

Violenza fisica e psicologica

Il provvedimento del Giudice parla di costante ed abituale stato di sopraffazione del 28enne ai danni dei genitori, con atti di violenza fisica che, a volte, hanno anche costretto i congiunti del giovane a ricorrere alle cure mediche, in ragione appunto delle lesioni personali subite. Un vero e proprio stato di terrore creato nell’abitazione familiare, a volte sfociata anche in danneggiamenti delle suppellettili o dei mobili di casa.

Aggredito anche lo zio

A Dicembre il 28enne arrivò addirittura ad aggredire lo zio paterno, “responsabile” di essere intervenuto in difesa del fratello, procurandogli 28 giorni di prognosi. Insomma, un desolante quadro di continua violenza e tensione, interrotto soltanto con l’emissione nei suoi confronti di un provvedimento della Magistratura in relazione alle certosine indagini compiute dai militari dell’Arma.

Violenze dal 2012

Quando i Carabinieri della Stazione di Treviglio si sono quindi presentati a casa sua ed hanno dato esecuzione alla misura cautelare, allontanando quindi dall’abitazione familiare il 28enne, il medesimo, alla vista dei militari, è rimasto in silenzio, forse realizzando per la prima volta la gravità delle sue condotte.In questi giorni verrà interrogato dal GIP; le contestazioni penali a suo carico sono maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.Gli atti di violenza sarebbero iniziati nel 2012.

"Fondamentale denunciare sempre"

Ancora una volta è fondamentale ribadire l’importanza di denunciare sempre qualsiasi episodio di violenza, soprattutto quando lo stesso deriva da dinamiche familiari od in generale da contesti relazionali. Attivare immediatamente i Carabinieri e, conseguentemente, gli strumenti giudiziari a disposizione della Magistratura è difatti un elemento imprescindibile per contrastare qualsivoglia forma criminosa potenzialmente degenerabile anche in rischiose conseguenze per l’incolumità delle vittime. Nei casi di emergenza, il numero di pronto intervento “112” rappresenta nello specifico una prima importante risposta a tale condizione di pericolo.

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