Medico aggredito durante il turno: due pugni in pieno volto nell’ambulatorio di Rivolta
L’assalitore, un uomo residente ad Agnadello, ha colpito il dottor Cassarà senza dire una parola e sotto gli occhi dei pazienti. Indagano i carabinieri.

L’assalitore, un uomo residente ad Agnadello, ha colpito il dottor Cassarà senza dire una parola e sotto gli occhi dei pazienti. Indagano i carabinieri.
Un’aggressione improvvisa e inspiegabile
Nel tardo pomeriggio di giovedì 10 luglio, intorno alle 18.30, un episodio di violenza ha scosso l’ambulatorio medico di via Arti e Mestieri, nella zona commerciale a sud di Rivolta. Il dottor Emanuele Cassarà, medico di base in servizio regolare, è stato aggredito con due violenti pugni in volto da un uomo che si è introdotto nello studio senza preavviso. Il medico, che stava affrontando una giornata intensa a causa dell’assenza prolungata di un collega di cui stava temporaneamente seguendo i pazienti, è stato colpito alla mandibola mentre si apprestava a chiamare il paziente successivo. L’aggressore, senza proferire parola, ha colpito con decisione e poi si è dileguato rapidamente. La scena è avvenuta sotto gli occhi attoniti di almeno sette pazienti in sala d’attesa, che hanno immediatamente confermato l’accaduto alle Forze dell’ordine. Il dottore, caduto a terra sotto i colpi, ha ricevuto le prime cure mediche ed è rimasto visibilmente scosso dall’attacco.
Un volto sconosciuto e la rabbia per l’attesa
Il dottor Cassarà ha dichiarato di non aver riconosciuto l’uomo, tanto è stata rapida e inattesa l’aggressione. Tuttavia, le testimonianze raccolte subito dopo hanno permesso di fare luce su un elemento essenziale: l’aggressore non era un paziente, bensì l’accompagnatore di una donna in cura dal collega momentaneamente assente. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo – residente ad Agnadello – si trovava da tempo nella sala d’aspetto con la moglie. L’ingresso in ambulatorio era regolato da un misto di appuntamenti e accesso libero, e questo ha probabilmente allungato i tempi d’attesa. Pare che l’uomo, spazientito dalla situazione, abbia frainteso le dinamiche del turno e, colto da un eccesso di rabbia, abbia reagito con violenza nel momento in cui il medico si è affacciato per chiamare il prossimo paziente. Un gesto che non trova giustificazione e che ha lasciato sgomento l’intero personale sanitario presente, oltre ai pazienti testimoni di una scena surreale e inaccettabile.
Indagini in corso: si cercano risposte
Dopo aver ricevuto le cure necessarie, il medico ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione locale, che si sono subito attivati per avviare le indagini. La denuncia per percosse è stata formalizzata l’11 luglio e gli inquirenti stanno ora analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza interne all’ambulatorio per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto e identificare formalmente l’aggressore. L’obiettivo degli investigatori è duplice: comprendere se alla base del gesto vi siano solo motivazioni legate alla frustrazione per l’attesa o se possano emergere altri elementi di tensione pregressi. Intanto, l’episodio riaccende l’allarme sulla sicurezza dei medici di base, spesso esposti a situazioni di stress e sovraccarico, e troppo spesso bersaglio di episodi di violenza che nulla hanno a che vedere con la natura del loro lavoro. La comunità informata dell’accaduto, ha espresso solidarietà al dottor Cassarà, auspicando che l’aggressore venga al più presto individuato e che simili episodi non si ripetano più.