Soresina

Marito e padre violento, scatta il "codice rosso" e il 27enne finisce in carcere

La moglie lo aveva denunciato, ma lui non si era arresto e aveva continuato a minacciare lei e i suoi figli di morte e rapimento.

Marito e padre violento, scatta il "codice rosso" e il 27enne finisce in carcere
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Maltrattamenti in famiglia, è per questo reato che un 27enne, di origine egiziana, residente a Soresina è stato arrestato e portato in carcere a Crema. Ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare - emessa dal Tribunale di Cremona - sono stati i carabinieri della stazione di Soresina.

Marito e padre violento

L'ordinanza di custodia cautelare è stata adottata nell’ambito della procedura “Codice rosso”, dopo aver appurato attraverso accurate indagini i ripetuti maltrattamenti subiti dalla vittima. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato portato appunto alla casa
circondariale di Cremona.

Denunciato, non si era fermato

La moglie aveva denunciato ai carabinieri i continui maltrattamenti subiti e le indagini avevano accertato che non si trattava della prima volta. Il marito, durante la loro convivenza, aveva evidenziato un’indole violenta con ripetuti scatti di irascibilità e aggressività fisica e verbale nei confronti della coniuge e dei figli minori.

Schiaffi, pugni e calci alla moglie

Già nel dicembre dello scorso anno i carabinieri avevano dato esecuzione all’ordinanza cautelare dell’allontanamento dalla casa
famigliare emessa dal Gip del Tribunale di Cremona. In particolare, risultava che il marito picchiava la donna abitualmente con schiaffi, pugni, calci, procurandole lesioni, e denigrandola quotidianamente.
L’uomo, è stato accertato dalle indagini, ha minacciato di uccidere la moglie e i due figli, di fare del male alla famiglia di lei in Egitto, di
averle imposto rapporti sessuali non desiderati. Inoltre, aveva impedito alla coniuge di farsi delle amiche e di tenere un telefono cellulare, permettendole di uscire di casa solo su sua autorizzazione e controllandola di continuo.

E non si era fermato davanti a niente. Persino all'Ospedale Civile, dove entrambi si trovavano ricoverati perché positivi al Covid-19, l'aveva colpita ripetutamente con schiaffi e la ingiuriava incurante del fatto di trovarsi entrambi ricoverati in area protetta.

Minacciava i figli di morte e rapimento

Dopo l’allontanamento dalla famiglia impostogli, l’uomo ha però continuato a violare le disposizioni del Tribunale, continuando a minacciarla e intimorendola: avrebbe fatto del male a lei e ai suoi figli. Nonostante il divieto di avvicinarsi l'uomo si era fatto vedere più volte anche in pubblico, vicino alle scuole frequentate dai figli, e li aveva minacciati di morte, di rapimento per ottenere il ritiro della denuncia che la madre aveva presentato.

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