L'ultimo dei Pomeriggi musicali con il Vagues Saxophone Trio
Hanno incantato la folta platea della Tommaso Grossi.
Domenica 10 marzo, il “Vagues Saxophone Trio” ha concluso gli appuntamenti de “I pomeriggi musicali” presso la scuola Grossi cittadina.
Pomeriggi musicali, chiude il Vagues Saxophone Trio
I maestri Mattia Quirico, Andrea Mocci, Francesco Ronzio hanno tenuto la folta platea sospesa fino alla fine, con esecuzioni che hanno creato attenzione, sorpresa e soddisfazione nel pubblico; presenti anche molti ragazzi e bambini. Le esecuzioni hanno preso l’avvio dallo stile classico del ’700 con Bach, a quello del periodo romantico di Schubert e di un giovane Beethoven, con brani trascritti per i saxofonisti dal trio stesso, fino alle partiture per sax del Novecento di Ruggiero e Feld.
Un curriculum di tutto rispetto per Vagues Saxophone Trio
Giovani gli esecutori, ma già con un curriculum che li ha visti nel Festival Milano Musica e in quello in St. Cornelius in Dulken in Germania, nel Concerto di Gala Concorso Internazionale Flicorno d’oro di Riva del Garda, al Congresso Internazionale del Saxofono di Zagabria. Due dei membri di Vagues Saxophone Trio hanno anche collaborato con il Maggio Musicale Fiorentino e l'Accademia S. Cecilia di Roma. Chi li aveva ascoltati al Santuario di Caravaggio non ha perso l’occasione di riascoltarli alla Grossi.
Contralto, soprano e tenore incantano il pubblico
Vari tipi di saxofono erano in dotazione del Vagues Saxophone Trio: il saxofono contralto dall’elevata intensità sonora, il soprano dal timbro sottile, il baritono, indispensabile nei quartetti di sax e di grande supporto ritmico, utilizzato nelle bande e orchestre a sostituzione della tuba, ma anche il tenore dal suono più basso e caldo, molto utilizzato nel jazz.
La voce del saxofono è un po’ velata, penetrante, a volte sensuale e vellutata; la conformazione dello strumento rende il suono potente e pieno. Anche per questo, oltre che per le precise e raffinate esecuzioni del trio, il pubblico è stato coinvolto e rapito.