Logistica e consumo di suolo, sabato il flash mob
L'evento è organizzato da Legambiente, in occasione della Giornata Mondiale del Suolo.
Si terrà a Cortenuova, a poca distanza dal confine con Cividate dove sorge lo stabilimento di Amazon, l’evento organizzato da Legambiente, in occasione della Giornata Mondiale del Suolo.
Il flashmob contro la logistica
Domenica ricorrerà la Giornata Mondiale del Suolo, istituita nel 2014 dall'Onu. Un fazzoletto di terra ad uso agricolo circondato da colossi della logistica, cemento e asfalto sarà teatro di un flashmob di Legambiente Lombardia per richiamare l'attenzione sull'eccessivo consumo di suolo e il proliferare di capannoni dedicati alla logistica, che minacciano e frammentano gli ecosistemi. L’appuntamento è stato fissato per sabato alle 11 all'incrocio tra via Trieste e Strada Statale 98 tra Cortenuova e Cividate. Si ripresenta il dibattito sullo sviluppo dei poli logistici nella Basa e dell’impatto che hanno avuto sul territorio.
La logistica spacca la Bassa
Il dibattito sullo sviluppo degli insediamenti del settore logistico lungo l'asse della Brebemi è passata anche dall'Ambito dei sindaci, spaccando l'assemblea in diverse fazioni. La rottura, "ritardata" dalla pandemia che giusto un anno fa gettava la Bassa nell'emergenza sanitaria, ora si fa sentire, giocoforza, dopo l'azione intrapresa dalle associazioni del territorio, Legambiente su tutte, che hanno espresso più di una perplessità sulle modalità di sviluppo della logistica negli ultimi mesi, e sulle contropartite in termini ambientali e occupazionali che i Comuni ne hanno ricavato, nel quadrilatero dove hanno proliferato tra Cividate, Cortenuova, Calcio e Covo.
“Governare il fenomeno”
Dalle diverse posizioni espresse dai sindaci, dai «green» ai favorevoli ai poli, emerge in fondo un' unica necessità corale: l'esigenza, improcrastinabile, di «governare il fenomeno». Una richiesta che inevitabilmente coinvolge la politica a livello sovra comunale, dalla Provincia alla Regione, fino allo Stato. Solo questi enti possono avere una visione "dall'alto" e ragionare, anche con le società che realizzano i poli, su servizi e infrastrutture necessarie a sostenere questo tipo di sviluppo economico.
Cosa possono fare, nel frattempo, i Comuni?
Forse non dividersi e non arroccarsi su posizioni di appartenenza partitica potrebbe essere un buon inizio. E poi, sedersi ad un tavolo che abbia come unico tema lo sviluppo della logistica, l'unica vera forza economica che negli ultimi anni abbia "toccato palla" nella Bassa orientale. Solo un'azione collettiva, probabilmente, potrà smuovere un pensiero territoriale di ampio raggio, che possieda gli strumenti per immaginare, progettare, finanziare e costruire le infrastrutture che la logistica porterà con sé. A partire dall’ospedale e dai servizi sanitari, dalle scuole e dai trasporti pubblici, anche nella "landa desolata" della Bassa orientale.