L'odissea dei pendolari dopo il taglio sui treni della Bergamo-Treviglio, il Pd: "Troppi disservizi"
A sollevare il problema sono stati il consigliere regionale Davide Casati e la capogruppo Pd in consiglio comunale a Treviglio Matilde Tura
Che il fatto di avere sette corse in meno al giorno sulla tratta Bergamo-Treviglio avrebbe causato problemi ai pendolari era facile immaginarlo. Restava, però, la speranza che i servizi sostitutivi attivati per compensare riuscissero a contenere i disservizi. Speranza presto infranta con il Pd bergamasco pronto a dar battaglia.
Troppi disservizi per i pendolari
“Sui disagi che si trovano ad affrontare quotidianamente i pendolari della Bergamo Treviglio purtroppo ci avevamo visto giusto - dichiarano il consigliere regionale Davide Casati e la capogruppo Pd in consiglio comunale a Treviglio Matilde Tura - l’impatto delle sette corse in meno al giorno non viene assorbito dalle misure compensative messe in campo dalla Regione, alla quale avevamo anche proposto, senza successo, di prevedere due corse aggiuntive negli orari di punta”.
Il problema, infatti, nasce dall'avvio del cantiere che sta interessando la stazione di Bergamo dove sono in corso le operazioni per il raddoppio della tratta per Ponte San Pietro. Dal 5 febbraio i pendolari della Bassa si sono trovati con un bel problema da risolvere partendo da una situazione che tra ritardi e cancellazioni non è mai stata delle più rosee.
Il Pd sollecita Regione Lombardia
“Il potenziamento messo in campo dall’inizio dei lavori - spiegano Casati e Tura - ad oggi si sta dimostrando insufficiente. Sollecitiamo la Regione a implementare misure aggiuntive efficaci per far fronte alla richiesta di mobilità dei cittadini che non trova risposte adeguate nel servizio attuale ma soprattutto chiediamo di migliorare la comunicazione coi pendolari che spesso è assente e non consente di informare i pendolari di ritardi e disservizi”.