L'insegna "copia" il logo, la Lamborghini gli fa causa per 200mila euro
Christian Rella, titolare della paninoteca Lamburghino di Segrate, sta vivendo un incubo che potrebbe portarlo alla chiusura.

La sua insegna "copia" i loghi automobilistici, secondo la Lamborghini, che gli ha fatto causa chiedendo 200mila euro. E' la storia di Christian Rella titolare della paninoteca Lamburghino di Segrate, nel milanese, che ci raccontano i colleghi di PrimalaMartesana.it.
Il Lamburghino di Segrate citato dalla Lamborghini
Il nome, il logo con i tori, il font utilizzato. Da tempo i legali della casa automobilistica Lamborghini inviano missive di fuoco a Christian Rella, titolare della paninoteca Lamburghino di Segrate. Che, di fronte alla richiesta di oltre 200mila euro di danni, non sa più a che Santo votarsi. L'accusa è concorrenza sleale e sfruttamento non autorizzato di un marchio industriale registrato. L'udienza si terrà a settembre.
"Vendo carne, non auto. E’ inverosimile quello che sta accadendo"
Il titolare è preoccupato per sé e per i sette dipendenti che lavorano nel suo locale. "Siamo finiti in questa rete in cui la pressione è altissima, vogliamo solo uscirne - ha detto Rella -. Trovare le cifre richieste è impossibile. Ho chiamato così il locale per identificare il mio prodotto, cioè l’hamburger, e ho scelto i due tori (la Lamborghini ne ha come simbolo uno all’interno di uno scudo, ndr) perché rappresentano la carne che servo. Evidentemente ho sbagliato. Negli anni i legali dell’azienda hanno contestato diversi aspetti, ora si stanno concentrando sulla fonetica. Non credo di avere clienti perché qualcuno pensa che sia un loro concessionario di automobili, io offro chianina, fassona e angus, patatine fritte e birra. E’ inverosimile quello che sta accadendo. Spero solo che l’incubo possa finire presto".