L'Inps resterà a Romano

Il sindaco Sebastian Nicoli ha fatto il punto sulla situazione della sede dell'ente rispondendo ad un'interrogazione presentata dalle opposizioni Forza Italia e Lega.

L'Inps resterà a Romano
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Il sindaco Sebastian Nicoli ha fatto il punto sulla situazione della sede dell'ente rispondendo ad un'interrogazione presentata dalle opposizioni Forza Italia e Lega.

Sede Inps a rischio taglio

Erano infatti preoccupanti, soprattutto per gli anziani, le notizie ventilate a giugno dalla Cgil di Bergamo, che dopo il «salvataggio» della sede Inps di Zogno, ha temuto che la scure della spending review si abbattesse sulle sedi della Bassa dell’istituto previdenziale.

La direttiva nazionale

Il rischio chiusura è stato paventato dopo l'entrata in vigore di una determina della presidenza nazionale dell’Inps che prevede tre parametri per razionalizzare le risorse sul territorio, attraverso tre criteri: l’utenza di riferimento di ciascuna sede dovrà essere di almeno 60mila abitanti, gli addetti delle sedi periferiche dovranno essere almeno dieci e non sarà più possibile che due o più agenzie restino aperte entro un’area raggiungibile in meno di mezz’ora d’auto. Così la sorte della sede cittadina sembrava segnata.

La mediazione del sindaco

«Da giugno si è aperti un dialogo con i vertici territoriali dell'Inps per cercare una soluzione ed evitare la chiusura della sede cittadina. - ha detto il sindaco Sebastian Nicoli - Dopo vari tentativi sono stati individuati dei locali che rispondono ai requisiti dell'Ente ed ora sarà avviato l'iter burocratico previsto che con ogni probabilità porterà ad un trasferimento sempre un città della sede Inps. Inutile sottolineare quanto tenevamo come cittadini ed amministratori a mantenere in città il servizio, fondamentale, e che ci ha spinto a mediare per trovare una soluzione in tal senso».

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