Ferrovie

Linea Cremona-Milano, i pendolari rimasti senza fermate lanciano una petizione on line

Già più di 450 i firmatari che ne chiedono il ripristino sui nuovi treni diretti

Linea Cremona-Milano, i pendolari rimasti senza fermate lanciano una petizione on line

Dopo l’incontro a novembre con i sindaci di Caravaggio, Capralba e Casaletto Vaprio, il gruppo di 14 pendolari venuti in città a perorare la causa di studenti e lavoratori che dal 15 giugno – con l’entrata in vigore dell’orario estivo di “Trenord” – si sono visti “scippare” due treni sulla linea Cremona-Milano, sostituiti da una nuova coppia di convogli che però non ferma a nei tre Comuni, hanno lanciato una petizione on line e raccolto i dati necessari ai tre primi cittadini per sostenere la loro richiesta di ripristino delle fermate.

La battaglia dei pendolari

Una delle obiezioni sollevate dall’azienda in una prima interlocuzione con i sindaci era stata l’esiguità del numero dei passeggeri coinvolti, pertanto i pendolari si sono dati da fare per dimostrare il contrario.

“Abbiamo raccolto nominativi e numeri di tessera di oltre 130 abbonati e passeggeri che hanno dichiarato di aver utilizzato e di aver bisogno di utilizzare i due treni che non effettuano più fermata nei nostri Comuni – hanno fatto sapere – Abbiamo ragione di credere che i numeri siano anche più alti, considerando non solo studenti e lavoratori abbonati ma anche cittadini che utilizzano il servizio e contano sulla presenza di un collegamento ferroviario con frequenza ogni ora, così com’è stato finora e come peraltro tutt’ora appare negli orari cartacei esposti nelle nostre stazioni”.

Quindi hanno lanciato anche una petizione on line.

“Serve per richiedere il ripristino delle fermate sui nuovi treni diretti – hanno ribadito – in meno di due settimane abbiamo raccolto l’adesione di più di 450 persone che hanno deciso di unirsi alla nostra richiesta”.

“Può un risparmio di appena otto minuti penalizzare un bacino d’utenza di oltre 20mila abitanti?”

I pendolari hanno rilevato una stortura nelle scelte aziendali.

“Complessivamente Caravaggio, Capralba e Casaletto Vaprio raccolgono un bacino d’utenza di più di 20mila abitanti – hanno fatto notare – A questi si aggiungono i Comuni limitrofi che usufruiscono di queste stazioni: per citare solo i più vicini, Misano Gera d’Adda (3.012), Fornovo San Giovanni (3.378), Mozzanica (4.409), Vailate (4.677), Pieranica (1.101), Quintano (934), Trescore Cremasco (2.901), Scannabue (2.312), Vaiano Cremasco (3.569). La sola Caravaggio conta 16.438 abitanti ed è il terzo Comune più grande della tratta Cremona-Caravaggio, dopo Cremona e Crema. Madignano, Castelleone, Soresina, Casalbuttano hanno tutti meno di diecimila abitanti, Olmeneta non arriva a mille, eppure tutte queste fermate sono servite dai due nuovi treni. Analizzando i tempi di percorrenza, può un risparmio di appena otto minuti penalizzare un bacino d’utenza di oltre 20mila abitanti?”.

Al disagio arrecato si somma il tema della sicurezza, evidente se si pensa all’attesa nelle stazioni tra le 19.30 e le 21.

“Il ripristino del collegamento in questa fascia oraria è fondamentale per tutti i lavoratori che affrontano turni su orari diversi da quelli classici d’ufficio -hanno insistito i pendolari – Oggi l’ultimo treno diretto che serve i nostri tre Comuni parte da Milano Lambrate alle 18.54… se si considera una media di 20/30 minuti per lo spostamento dalla sede di lavoro alla stazione, è facile rendersi conto che chi termina il lavoro dopo le 18.20/30 deve poi attendere il treno delle 21.07 (!) da Treviglio per rientrare a casa, senza alcuna alternativa di trasporto pubblico su gomma. Pertanto, in vista del cambio orario che sarà operativo da metà dicembre, chiediamo che Trenord e Regione Lombardia aggiungano le fermate a Caravaggio, Capralba e Casaletto Vaprio sui treni 10656 e 10651. Il tempo risparmiato dall’assenza di interscambio a Treviglio e dal prolungamento su Milano è già sufficiente a garantire un servizio ‘sprint’, più veloce e a beneficio di tutti, senza alcun costo aggiuntivo per Trenord né riduzione di servizio per nessun Comune della tratta”.

L’impegno delle istituzioni

Il sindaco caravaggino Claudio Bolandrini conferma il suo impegno e quello dei colleghi Damiano Cattaneo di Capralba e Ilaria Dioli di Casaletto Vaprio.

“Confidiamo di poter esporre a breve nelle sedi preposte le loro considerazioni in merito all’orario in vigore – ha dichiarato – soprattutto le loro richieste migliorative”.