Misano

Legambiente riprova a stoppare l’arrivo di una logistica

L’associazione ambientalista ha depositato un nuovo ricorso al Tar di Brescia per annullare la delibera di Giunta che avvia l’iter dell’ambito AT1 del Pgt

Legambiente riprova a stoppare l’arrivo di una logistica
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Legambiente Lombardia non ha "seppellito l’ascia di guerra" sulla previsione di realizzare un’area produttiva con il probabile arrivo di una logistica che il Comune di Misano ha nel suo Piano di governo del territorio sull’area da circa 120mila metri quadrati a nord della provinciale "Rivoltana", a poche centinaia di metri dal Santuario di Caravaggio.

Legambiente e il ricorso al Tar

L’associazione ambientalista il 27 ottobre ha depositato al Tar di Brescia un ricorso, firmato dall’avvocato Micaela Chiesa del foro di Milano, contro il Comune di Misano rappresentato dal sindaco Daisy Pirovano e nei confronti della "Società VLD - Valtidone Logistic Development srl" nel quale viene chiesto l’annullamento della delibera di Giunta comunale numero 68 del 4 agosto 2023 "Manifestazione di interesse per l’attivazione dell’ambito di trasformazione A.T.1 provvedimenti" e di tutti gli atti precedenti, connessi e successivi.

Il ricorso, questa volta, non contesta la validità della previsione di una simile area nel Piano di governo del territorio del Comune misanese su un’area agricola, che era stata al centro della "battaglia" legale - durata anni - al Tar e poi al Consiglio di Stato che aveva ritenuto legittima la scelta urbanistica operata nel 2011 dall’allora Amministrazione. Nelle 28 pagine di ricorso, sono diverse le contestazioni mosse alla delibera di Giunta. La proposta di attivazione dell’ambito At1/b (zona produttiva dove dovrebbero spostarsi le ditte "Shinto" e "Misano" ora situate a sud dell’abitato nell’abito collegato At1/b) fatta dalla Giunta si configurerebbe come una variante dei contenuti dell’ambito in quanto la società proponente, secondo i ricorrenti, sarebbe interessata al solo convenzionamento per l’ambito At1/B e "non hanno fornito alcun elemento che possa far ritenere concretamente perseguibile il convenzionamento unitario con il subambito AT1/a - è scritto nel documento - ed il trasferimento delle aziende interessate dall’area di decollo (AT1/a) all’area di atterraggio (AT1/b), unico elemento di interesse pubblico".

La procedura attivata, inoltre, per i ricorrenti sarebbe in contrasto con il procedimento di revisione generale del Pgt in corso, attualmente in fase di Valutazione di impatto ambientale. La previsione dell’insediamento di una logistica, poi, per la quale la "VLD" si sta muovendo con preaccordi con i proprietari delle aree, viene ritenuta da Legambiente preminente, contro le previsioni originarie dell’ambito ("migrazione" delle due aziende localizzate a sud di Misano) e non si coordina con i tempi della revisione del Pgt avendo una sua autonomia nel procedimento di progettazione che prevede "l’approvazione del progetto d’ambito e la sottoscrizione della convenzione del solo ambito AT1/b intervengano entro il 28 febbraio 2024".

Il ricorso, poi, insiste sulla contrarietà all’insediamento di una logistica nell’ambito At1/b in quanto "si tratta, in definitiva, di attività peculiare il cui insediamento non è previsto nelle schede d’ambito fra le destinazioni ammesse e che non è stata valutata nel suo rilevante impatto in sede di VAS all’epoca della redazione del PGT". Non potendo rientrare fra le attività produttive, previste nell’ambito, in quanto la logistica è identificata come "commerciale". Facendo poi riferimento al Piano delle regole del documento urbanistico di Misano il ricorso di Legambiente contesta il fatto che "manca una specifica previsione dell’attività di logistica fra le attività principali del sottosistema della produzione del PGT comunale".

In attesa dell'udienza

Infine, il documento del ricorso fa riferimento alla normativa nazionale.

"Diversamente dal passato, oggi i poli logistici costituiscono una attività principale. Si veda la recente innovazione dell’art. 1677 bis c.c., che riconduce l’appalto di logistica al contratto in materia di trasporti, in quanto compatibile; la Circolare Inps 58/2000 (doc.19) e gli articoli 8 comma 2 lettere e-quinquies ed e-sexies e 51 comma 1 della LR 12/2005 che disciplinano specificamente un settore in espansione con rilevante impatto territoriale, tanto da richiedere che debba essere sempre essere oggetto di specifica previsione negli atti del PGT. Le norme di PGT del Comune di Misano devono, pertanto, essere interpretate in coerenza con tale contesto normativo, senza possibilità di assimilazione fra attività industriale e commerciale e senza possibilità di presumere implicitamente la possibilità di insediare logistica".

Oltre al ricorso e ai documenti allegati, Legambiente ha presentato al Tar istanza di fissazione dell’udienza; al momento, però, nessuna data è stata decisa dal tribunale amministrativo.

Pirovano: "Accanimento ingiustificato"

"Quello presentato dall’associazione ambientalista non è un ricorso sull’ambito ma su una delibera di Giunta che avvia semplicemente un iter e che non approva nulla, quindi non ho niente da commentare - ha commentato il sindaco Daisy Pirovano - Legambiente ha già perso una causa davanti al Consiglio di Stato e quello contro il Comune di Misano mi sembra un accanimento ingiustificato".

La prima cittadina si toglie poi qualche "sassolino dalla scarpa" e va all’attacco dell’operato di Legambiente.

"L’ambiente dovrebbe avere lo stesso valore su tutto il territorio, non solo in base al nome del Comune - ha aggiunto Pirovano, riferendosi proprio all’attenzione che Legambiente ha sempre posto sulle previsioni edificatorie del Pgt misanese, soprattutto per quanto riguarda l’ambito vicino al Santuario di Caravaggio - Non ho visto altri ricorsi sulle nuove zone produttive, anche più di una per comune e molto più estese della nostra, di altri Comuni della zona".

Chiaro il riferimento alle logistiche realizzate o in fase di costruzione a Calvenzano, ad esempio, o a quelle che sono in previsione a Caravaggio sull’area di via Panizzardo. Senza contare lo sviluppo che la logistica ha avuto, in questi anni, nella Bassa orientale tra Calcio, Covo e Cividate.

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