Infrastrutture

Legambiente e il dossier che "distrugge" la Bergamo-Treviglio: "Non si risolve il problema del traffico"

Lo studio realizzato da Legambiente Bergamo e dal circolo di Legambiente "Terre del Gerundo" di Treviglio ha analizzato i tempi di percorrenza tra le due principali città della provincia

Legambiente e il dossier che "distrugge" la Bergamo-Treviglio: "Non si risolve il problema del traffico"
Pubblicato:

L’autostrada Treviglio-Bergamo è del tutto inutile. Il motivo? Non risolve il problema del traffico tra Dalmine (dove terminerebbe l’opera) e Bergamo, ovvero il tratto che presenta i maggiori problemi di congestionamento. E’ il risultato a cui è giunto lo studio realizzato da Legambiente Bergamo e dal circolo di Legambiente "Terre del Gerundo" di Treviglio, che ha analizzato i tempi di percorrenza tra le due principali città della provincia.

Il dossier di Legambiente

Il dossier è stato realizzato da un gruppo multidisciplinare di analisti e tecnici con competenze in mobilità, ambiente e finanza. Lo studio ha monitorato per oltre sei mesi (da agosto 2024 a febbraio 2025) i tempi di viaggio reali sulle principali arterie stradali esistenti (Treviglio-Bergamo tramite la Sp42 e Casirate-Bergamo tramite la Sp525). I dati sono stati raccolti in modo sistematico tramite le tecnologie fornite da Google, le stesse su cui si basa Google Maps, e che consentono di misurare le condizioni reali del traffico su base oraria, settimanale e stagionale, secondo criteri replicabili e trasparenti.

Il problema del traffico

I risultati mostrano come i tempi di percorrenza tra Bergamo e Treviglio sono variabili, ma le due strade principali - la SP42 e la SP525 - offrono prestazioni simili, con velocità medie equivalenti. Gli spostamenti fra Bergamo e la pianura verso Treviglio sono affetti da problemi di congestione soprattutto nei giorni feriali durante le ore di punta del mattino e della sera con effetti di congestione che peggiorano man mano che ci si avvicina a Bergamo. Il traffico massimo viene registrato fra la Tangenziale Sud e il capoluogo. Su alcuni percorsi la congestione allunga il tempo di viaggio di quasi l'ottanta per cento rispetto al caso di assenza di traffico.

Oltre ad aumentare il tempo medio di viaggio, la congestione lo rende anche più imprevedibile. In generale, sembra che le code si propaghino proprio da Bergamo e dalla Tangenziale Sud, ossia i nodi in cui la capacità stradale pare essere superata dalla domanda di veicoli.

"Nella Bassa - sottolineano da Legambiente - anche durante l’ora di punta la velocità media di viaggio è simile a quella di “flusso libero”, il che indica bassi livelli di congestione. Considerato che l’Autostrada Bergamo-Treviglio è programmata fra Treviglio e Dalmine, il tracciato proposto ricalcherebbe la parte più sgombra dal traffico dei percorsi esistenti, senza eliminare il rischio che si formino code prima di arrivare allo svincolo di Dalmine".

Legambiente dossier traffico per Treviglio-Bergamo
Foto 1 di 2
Legambiente dossier traffico per Treviglio-Bergamo
Foto 2 di 2

"Un'opera inutile"

E questo dimostrerebbe che l’opera non risolverà i problemi di collegamento tra Treviglio e Bergamo.

"Il problema della mobilità esiste - ha ammesso Nicola Cremaschi di Legambiente - ma dimostra anche che la narrazione di un collegamento autostradale come unica soluzione è fuorviante, e inefficace nella forma in cui è proposta. L’opera, finanziata con quasi 150 milioni di euro di soldi pubblici, è infatti prevista su un tracciato non interessato da congestione. Servono invece interventi mirati, trasparenti e sostenibili per migliorare davvero la qualità della vita e la mobilità nella Bassa Bergamasca".

Confrontando l’andamento del tempo di viaggio durante i giorni feriali e nel fine settimana, si nota poi che i problemi di traffico esistono principalmente nelle fasce orarie scolastiche e lavorative, quindi sono perciò presumibilmente dovuti al pendolarismo. Ciò comporta che gli stati di popolazione più impattati dalla congestione siano studenti e lavoratori, che non hanno flessibilità di adattamento della propria routine.

Secondo Legambiente esiste un’alternativa e propone un approccio radicalmente diverso: non più inseguire le auto con nuove strade, ma partire dai bisogni reali di spostamento delle persone, rafforzare l’offerta del trasporto pubblico locale, rendere attrattive le alternative all’auto privata e integrare la mobilità con le politiche urbane, ambientali e sanitarie.

"Non siamo contro le soluzioni, ma contro le false soluzioni – ha chiarito Cremaschi - La Treviglio-Bergamo è un progetto vecchio, costoso, inefficace e dannoso. Il nostro dossier vuole aprire un dibattito pubblico informato che apra alla discussione di alternative praticabili e sostenibili".

Italia Viva chiede un'alternativa più sostenibile

Sui risultati del dossier di Legambiente, Italia Viva Bergamo ha diramato un comunicato con cui viene chiesto di pensare a un’alternativa più sostenibile, sia a livello ambientale che economico.

"Il rapporto presentato oggi da Legambiente smentisce con chiarezza la presunta utilità dell’autostrada Bergamo-Treviglio - si legge - I dati raccolti su sei mesi di monitoraggio confermano ciò che come Italia Viva Bergamo denunciamo da tempo: non serve un’autostrada da oltre 600 milioni di euro per collegare Bergamo e Treviglio. Il traffico più intenso non si registra nella pianura bergamasca, ma negli accessi alla città di Bergamo, in particolare tra la Tangenziale Sud e il centro. Il nuovo tracciato autostradale, invece, interesserebbe tratti oggi poco congestionati, senza risolvere i veri colli di bottiglia della mobilità bergamasca. Riqualificare le strade esistenti, migliorare gli snodi critici e completare alcune bretelle locali può essere una risposta più efficace e molto meno costosa, sia in termini economici che ambientali. È ora di uscire dalla logica delle opere faraoniche imposte dall’alto e pensare a soluzioni moderne, flessibili e sostenibili".

Commenti
ettore.panseri

È tutto molto ragionevole. Sarebbe solo un inutile consumo di suolo agricoli cui farebbero seguito ulteriori sprechi per insediamenti logistici .

Mario Signorelli

Confermo serve solo ad ingrassare le grosse imprese

Seguici sui nostri canali