Legambiente contro la Provincia: "La sicurezza stradale non è abbattere alberi sani"
Dopo lo scempio di lunedì a prendere la parola è stato il circolo provinciale di Legambiente che ha condannato l'operato della Provincia.
L'abbattimento degli alberi lungo la provinciale Francesca tra Cologno e Ghisalba continua a far discutere. A prendere parola è stato il circolo provinciale di Legambiente che, in una nota, ha condannato senza appello l'operato della Provincia.
Alberi abbattuti lungo la Francesca
Lunedì 12 dicembre 2022, i tecnici della società specializzata che si occupa della manutenzione delle alberature lungo le strade in gestione a via Tasso, nella Bassa, sono intervenuti per ridurre in pezzi alcuni dei più imponenti esemplari di "bagolaro" (celtis australis) rimasti in questa zona della pianura.
Una scena che ha lasciato molti senza parole, ma che ha anche smosso gli ambientalisti, scesi subito in campo per condannare l'operato della Provincia.
"Immaginiamo che le radici dei bagolari attentino pericolosamente alle ruote degli autoveicoli di passaggio e che i rami si mettano di traverso a creare ostacoli insuperabili per i mezzi - ironizzano nel comunicato diffuso ieri - Deduciamo da questo taglio “per sicurezza stradale” che tutti gli studi che imputano all’eccesso di velocità, alla scarsa manutenzione delle strade, all’uso del cellulare mentre si è alla guida, all’assunzione di sostanze “alteranti” le principali cause di mortalità stradale sono tutti sbagliati".
La sentenza della Cassazione
La decisione presa da via Tasso si rifà alla sentenza della Cassazione n. 17601 del 15 aprile 2010 che ha scatenato un dibattito senza precedenti sulla gestione del verde urbano e sulle strade. La sentenza afferma in pratica che sono fuorilegge tutti gli alberi che non si trovano ad almeno sei metri dalla carreggiata, con riferimento all’articolo 26 del Nuovo Codice della Strada.
"In realtà, come è stato ampiamente e dettagliatamente spiegato da esperti, è stata fatta una interpretazione errata di tale codice che non obbliga assolutamente all’eliminazione delle alberature stradale preesistenti ma il regolamento di attuazione è riferito alla messa a dimora di alberi su nuove strade in corso d’opera - ha puntualizzato Legambiente Bergamo - Di contro: abbattere gli alberi sulle strade comporta un aumento esponenziale delle polveri sottili che vengono trattenute e assorbite dai vegetali e che sono altamente nocive per la nostra salute. Si va a compromettere così quella formidabile mitigazione dell’inquinamento sia atmosferico che acustico che è alla base della qualità della vita di intere comunità".
Gli alberi aiutano a ridurre la velocità
Senza contare che gli ultimi studi di settore si stanno muovendo proprio in direzione opposta. Nei paesi d’Oltralpe, ad esempio in Gran Bretagna, hanno dimostrato come le alberature stradali siano in realtà capaci di aumentare l’attenzione dei guidatori e spingano ad abbassare il livello di velocità.
"Questo esperimento si è svolto a Norfolk posizionando lungo le strade fuori la città dei tronchi in modo da creare un effetto visivo in cui la visuale sembra restringersi. Si è così dimostrato come l’illusione ottica di una strada più stretta porti a un maggiore livello di attenzione degli automobilisti che si sentono così obbligati a rallentare alle porte di un centro cittadino - spiegano - Anche l’illusione dell’intensificarsi crescente del numero di alberi, grazie all’illusione ottica esercitata dalla visibilità e dall’alternarsi di luci e ombre, porterebbe a un alleggerimento considerevole della forza esercitata sull’acceleratore".
"La sicurezza stradale non è abbattere alberi sani"
Per Legambiente, quindi, la "sicurezza stradale" non sarebbe affatto una motivazione corretta: "Riteniamo sia un errore e invitiamo la Provincia e i Comuni bergamaschi ad avviare, invece, azioni di sviluppo e qualificazione dei boschi e dei filari alberati urbani e lungo le arterie stradali comunali e provinciali".