Bullismo e abuso di sostanze al centro del confronto che si è tenuto in Città tra la Polizia locale e studenti del liceo Don Milani.
Un incontro sulla legalità per gli adolescenti
Mercoledì 10 dicembre, nella sala di Palazzo Muratori a Romano, si è svolto un importante incontro dedicato al tema della legalità, organizzato dal distretto di polizia locale della Bassa Bergamasca orientale. All’evento hanno partecipato circa 160 studenti del liceo Don Milani, coinvolti in un momento di ascolto e confronto su tematiche che riguardano da vicino la loro fascia d’età e il loro contesto sociale. A intervenire come relatori sono stati il comandante del distretto, Arcangelo Di Nardo, e l’avvocato Marco Geroni. L’obiettivo dell’incontro non era solo informativo, ma soprattutto educativo: fornire ai ragazzi strumenti di consapevolezza per riconoscere situazioni a rischio e comprendere le possibili conseguenze delle proprie azioni, non solo nell’immediato ma anche nel loro futuro personale e professionale.
Il bullismo: riconoscerlo e comprenderne le conseguenze
Uno dei temi centrali affrontati è stato quello del bullismo. I relatori non si sono limitati a definirlo come una pratica incivile e ingiusta, ma hanno posto l’accento sulla necessità di saperlo intercettare e contrastare. Particolare attenzione è stata data alle conseguenze giuridiche, spesso sottovalutate dai giovani. Il bullismo, infatti, è inquadrato dall’ordinamento legislativo italiano come un insieme di reati che possono avere risvolti penali significativi. Si va dalle ingiurie alla diffamazione, soprattutto quando amplificate dall’uso improprio dei social network, fino alle percosse e alle azioni che possono provocare ferimenti. Comprendere che certi comportamenti non sono “scherzi”, ma reati perseguibili dalla legge, è stato uno dei messaggi chiave trasmessi agli studenti.
Abuso di sostanze: rischi immediati e futuro compromesso
Il secondo grande argomento trattato ha riguardato l’abuso di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso l’attenzione non si è fermata ai rischi immediati, come l’alterazione psicofisica e la percezione distorta della realtà, che possono mettere in pericolo sia chi ne fa uso sia la comunità. I relatori hanno voluto sensibilizzare soprattutto sulle conseguenze a lungo termine: trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, magari in compagnia di persone in possesso di sostanze stupefacenti, può comportare gravi ripercussioni legali, anche quando la responsabilità personale sembra marginale. Allo stesso modo, il possesso diretto di sostanze può portare a denunce e segnalazioni che rischiano di compromettere il futuro di un giovane.
“L’incontro ha avuto un seguito concreto anche nelle aule scolastiche: una volta rientrati in classe, gli studenti hanno potuto approfondire i temi trattati insieme ai docenti, riflettendo su quanto ascoltato e sul messaggio recepito.- ha sottolineato il comandante Arcangelo Di Nardo- Iniziative di questo tipo sono fondamentali per creare coscienza e responsabilità nei ragazzi, aiutandoli a fare scelte consapevoli e a evitare comportamenti che, per emulazione o mancanza di informazioni, possono avere conseguenze negative o, nei casi più gravi, drammatiche sulla loro vita”.