Le spruzzano crema che sembra escremento di piccione e la derubano
La vittima stava tornando dal mercato ed è stata affiancata da una coppia che si è offerta di aiutarla a ripulirsi e poi le ha sfilato il collier
Una strana «pioggia» bianca arrivata dal cielo ha sporcato il giaccone di una 68enne di Urgnano, poi aiutata a ripulirsi da due giovani che le hanno offerto delle salviettine umidificate: nel frattempo uno dei due le ha sfilato il collier.
Spruzzano crema che sembra escremento di piccione
La microcriminalità assume sempre nuove forme per colpire le ignare vittime di turno: dopo gli abbracci fingendo una vecchia conoscenza, le finte richieste di informazioni per strada e i finti malori, giovedì della scorsa settimana c’è chi si è inventato anche... finti escrementi. A raccontare lo scippo avvenuto nel parcheggio vicino all’area mercatale è stata I. P., 68enne residente in paese, che è stata avvicinata da due giovani mentre stava per raggiungere la sua vettura.
"Erano le 12.15, il mercato stava già smontando - ha raccontato - mi stavo avviando verso il parcheggio distante un centinaio di metri, con un paio di borse della spesa piene di frutta e salumi, una scatola di cartone vuota e la borsetta a tracolla. Non c’era nessuno nel parcheggio ma ad un tratto ho sentito qualcosa piovere dal cielo, biancastra, lì per lì mi è sembrato escremento di piccione. Mi sono guardata il giaccone ed era coperto di macchie bianche, poi ho alzato lo sguardo ma non ho visto uccelli, nemmeno su una vicina pianta. Mi stavo domandando cosa mai fosse accaduto e nel mentre mi si è avvicinata una coppia".
I due ladri si sono precipitati a soccorrerla, offrendo delle salviettine umidificate per rimuovere le macchie.
"Mi sono arrivati da dietro, e la ragazza mi ha detto che ero tutta sporca - ha continuato - lei mi ha affiancato a sinistra, lui a destra. Lei mi ha chiesto se volevo una salviettina, ed io, carica di borse, ci avrei messo un po’ per recuperare un fazzoletto per cui ho accettato".
Una ragazza dell’apparente età di 22-25 anni, con i capelli scuri e lisci, lunghi fino alle spalle, ben vestita, non molto alta, verosimilmente italiana anche se con gli occhi leggermente a mandorla.
Fingono di ripulire la vittima e le sfilano il collier
"Mi ha passato un paio di salviettine profumate e poi sia lei che lui hanno cominciato ad aiutarmi nella pulizia - ha ricordato - ma già io, vedendo che teneva le salviettine nel marsupio ho cominciato a mangiare la foglia e, tanto più che la mia borsetta era aperta, ho cercato di tagliare corto e di allontanarmi, ma il ragazzo mi ha ripulito nella zona del collo, dietro, dicendo che erano sporchi anche i capelli. Ed è sbottato: “È m....”. Io mi sono staccata dicendo che non importava e che sarei andata a casa a lavarmi e me ne sono andata".
La coppia si è allontanata e la 68enne ha aperto il baule, dove ha riposto giaccone e borse, quindi è montata in auto ed è rincasata, con il forte sospetto che i due volessero derubarla della borsetta ma di averla scampata.
"Una volta a casa ho controllato che non mancasse nulla e lavato il giaccone, ed era chiaro che non si trattava di un escremento, sembrava più della crema. Ho chiamato i vigili, per avvisarli dell’accaduto ma c’era solo il numero di emergenza, sarei dovuta passare sabato mattina per fare la segnalazione".
La denuncia ai carabinieri
Nel pomeriggio la donna si è recata in paese, all’associazione «Samaria», per fare un partita a carte con le amiche.
"Ho raccontato a tutte l’accaduto, per metterle in guardia - ha concluso - è stato allora che una di loro mi ha chiesto se non mi avessero rubato il girocollo... A quel punto mi sono messa una mano al petto e mi sono accorta che non c’era più.... Probabilmente quando il ragazzo mi ha ripulito o capelli da dietro lo ha tagliato. Non l’ho visto bene, so che entrambi non erano molto alti. Era un collier d’oro con i brillantini e la sfinge di Tutankhamon, me lo ero regalato negli anni ‘90. Lo tenevo sempre addosso".
Amareggiata, in serata la donna si è recata alla stazione dei carabinieri vicina per sporgere denuncia.