Lavoro nero, smantellato cantiere: impiegata manodopera clandestina

La Polizia locale del Distretto della Bassa Bergamasca orientale ha effettuato un'operazione di controllo in un cantiere sito nella prima periferia di Romano.

Primo sopraluogo

La Polizia locale del Distretto della Bassa Bergamasca orientale ha effettuato un'operazione di controllo in un cantiere sito nella prima periferia di Romano. Gli agenti una volta arrivato hanno trovato al lavoro due operai di nazionalità albanese. Alla richiesta degli agenti di fornire dei documenti di identificazione, i due hanno mostrato solo un tesserino identificativo, fornito dalla ditta di cui sono dipendenti e nessun altro documento. Immediatamente è stata contattata la proprietà dell’immobile che ha garantito per i due operai dipendenti di una ditta edile con sede legale a Bergamo che ha avuto in subappalto i lavori da un'altra società di edilizia.

Nuovo controllo

L'indomani in comando la proprietà dell’immobile ha presentato i documenti di identificazione di uno dei due operai, il più anziano che è risultato in regola sia per le norme dell’immigrazione che per lo stato di occupazione, prendendo però tempo per giustificare la situazione dell'operaio più giovane. Gli agenti della Polizia locale hanno lasciato passare qualche giorno e si sono presentati di nuovo al cantiere. L'operaio più giovane, un albanese di 35 anni, ha fornito un documento d'identità con dati diversi da quelli riportati nel cartellino mostrato agli agenti durante il controllo precedente.

La denuncia

L’uomo portato in comando per accertamenti, dai controlli è risultato essere un clandestino, pluri pregiudicato per spaccio e ricettazione. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per violazione della normativa sull’immigrazione e avviato il procedimento per l’espulsione dall’Italia. Nei confronti dell'operaio collega è scattata la denuncia per favoreggiamento. La polizia locale ha denunciato la proprietà dell’immobile e la ditta edile per impiego di manodopera clandestina.