Lavoro in nero, ma prendeva anche il reddito di cittadinanza
Un dipendente sotto Naspi, l'altro percepiva il Rdc. Raffica di multe dalla Finanza.

Aveva un lavoro in nero e percepiva contemporaneamente il reddito di cittadinanza: maxi operazione della Finanza di Treviglio.
Lavoro in nero, quindici in un blitz della Finanza
Nelle ultime settimane, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Treviglio, nel corso dei controlli in materia di lavoro sommerso, hanno scovato quindici lavoratori impiegati in nero e cinque risultati irregolari, ossia pagati in contanti per non far figurare il compenso in busta paga. Tra le persone sorprese a lavorare senza un regolare contratto di assunzione, una percepiva anche il reddito di cittadinanza ed un’altra l’indennità di disoccupazione.
Bar e parrucchieri a Treviglio e Lurano
Si tratta di violazioni accertate nell’ambito di mirati controlli svolti dai Finanzieri in alcuni comuni della Bassa bergamasca principalmente presso ristoranti, bar e parrucchieri. Nove le attività commerciali ispezionate gestite sia da italiani che da cittadini di origine straniera.
Tra i casi più eclatanti, quello emerso nell’ambito di un accesso presso le due sedi di un ristorante, a Treviglio e Lurano, dove sono stati individuati sette dipendenti, perlopiù italiani, risultati tutti in nero, ossia che lavoravano senza essere stati assunti.
Approfondendo gli accertamenti, i militari hanno scoperto che uno di loro percepiva anche il reddito di cittadinanza. Per tale ragione, oltre alle sanzioni amministrative previste a carico del datore di lavoro per ciascun dipendente impiegato in nero e alla segnalazione all’Ispettorato del Lavoro per la sospensione dell’attività, è stata immediatamente attivata la Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di Bergamo per interrompere l’erogazione del reddito di cittadinanza, indebitamente percepito.
Multa a un bar di Treviglio per un dipendente in Naspi
In un altro caso è stato sanzionato il titolare di un bar di Treviglio che impiegava in nero entrambi i propri dipendenti, uno dei quali è risultato percepire l’indennità di disoccupazione (cosiddetta NASPI), beneficio a cui non aveva più diritto, avendo iniziato un nuovo lavoro.
Anche in questo caso, sono scattate le sanzioni amministrative per il proprietario del bar, la sospensione dell’attività e la segnalazione all’I.N.P.S. per interrompere l’erogazione dell’indennità di disoccupazione.
Multe per oltre 30mila euro
Nel complesso sono state comminate dai Finanzieri sanzioni per oltre 30 mila euro e sono state avviate le azioni per recuperare l’importo delle indennità illecitamente percepite (reddito di cittadinanza e NASPI). I datori di lavoro hanno dovuto regolarizzare la posizione di ciascun lavoratore, anche versando i contributi spettanti. Inoltre, come previsto dalle norme, le due persone sorprese a lavorare in nero, nonostante percepissero una il reddito di cittadinanza e l’altra l’indennità di disoccupazione, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Bergamo rispettivamente per aver omesso di comunicare il nuovo impiego lavorativo e per truffa ai danni dello Stato.