Cronaca

Lavori infiniti sul ponte dell’Adda: cantiere aperto fino all’8 novembre

Tra gli automobilisti che ogni giorno si trovano imbottigliati sulla carreggiata ridotta a senso unico alternato temono disagi fino in primavera

Lavori infiniti sul ponte dell’Adda: cantiere aperto fino all’8 novembre

Sotto il segno di ritardi e frustrazione, il cantiere del ponte dell’Adda, a Rivolta, continua a prolungarsi, creando un vero e proprio incubo per pendolari e residenti.

Il cantiere si allunga, la pazienza si accorcia

I lavori sul ponte del fiume Adda non accennano a finire. Il cantiere, avviato per manutenzione straordinaria, resterà aperto almeno fino all’8 novembre: lo ha annunciato ufficialmente il settore Infrastrutture Stradali della provincia di Cremona. Ma tra gli automobilisti che ogni giorno si trovano imbottigliati sulla carreggiata ridotta a senso unico alternato – regolato da semafori e movieri – l’annuncio ha il sapore dell’ennesima illusione.
“Sì, certo. Se tutto va bene, finiranno dopo il 10 gennaio”, sbuffa un pendolare diretto a Milano. Altri rilanciano con amara ironia: “Gennaio? No, no, finiranno a febbraio… Se va bene”, “Scommettiamo che si arriva a primavera?”. Frustrazione palpabile, alimentata dalle code che si formano ben oltre le ore di punta, rendendo un incubo quello che dovrebbe essere un normale tragitto casa-lavoro.

Caos alla guida: scorciatoie e pericoli

A peggiorare la situazione ci pensano i “furbetti” del traffico: automobilisti che, approfittando dell’assenza della Polizia locale, deviano su via Ponte Vecchio per cercare scorciatoie. Il risultato? Ulteriori ingorghi e situazioni di pericolo nei pressi dell’immissione sulla Rivoltana, proprio in prossimità del ponte.
Intanto l’Amministrazione comunale di Rivolta promette aggiornamenti costanti sull’avanzamento dei lavori. Ma fuori dal palazzo, la fiducia dei cittadini è ormai ridotta al lumicino.

Tra rassegnazione e speranze

“Un’ora e trenta per tornare dal lavoro, tutti i giorni – racconta un automobilista – e poi magari ci tocca pure vedere chi salta la fila perché tanto non c’è nessuno a controllare”.

Se la scadenza dell’8 novembre appare già come una data da prendere con le pinze, i residenti e i pendolari iniziano a fare i conti con un’ipotesi ben più realistica: dover convivere con disagi, traffico e deviazioni fino al nuovo anno, forse anche oltre. E intanto, chi può, inizia a cercare percorsi alternativi. Chi non può, stringe i denti e spera.