Lavoravano sul tetto senza dispositivi di sicurezza
La Polizia di Dalmine ha identificato due operai mentre lavoravano su un tetto di un capannone senza dispositivi di sicurezza.
La Polizia di Dalmine ha identificato due operai mentre lavoravano su un tetto di un capannone senza dispositivi di sicurezza.
L'avvistamento
Nella mattinata di ieri verso le nove, una pattuglia del Comando di Polizia Locale di Dalmine che si trovava impegnata nel controllo automontato dell'area della frazione Sabbio di Dalmine, ha notato nella zona rurale
vicina all'abitato, sul tetto di un capannone in costruzione dell'altezza di circa 9 metri,sprovvisto di parapetti,la presenza di due operai impegnati nella posa di tegole sprovvisti dei prescritti sistemi di anti caduta
(imbragatura e fune di vincolo alla c.d. "linea vita" presente sul colmo del tetto dello stabile).
L'identificazione
Raggiunto il cantiere, gli agenti hanno fatto scendere gli operai dal tetto per identificarli: si trattava di un 36 enne italiano e di un 34enne di origine albanese, entrambi residenti in provincia di Brescia e dipendenti di una
azienda di lattoneria con sede nella stessa provincia di Brescia. Gli Agenti hanno verificato come i dispositivi di sicurezza, perfettamente efficienti, giacessero inutilizzati all'interno di un sacco che i
due avevano appoggiato sul tetto dove lavoravano. Perplessità anche circa il mezzo utilizzato per raggiungere il tetto, costituito da una scala telescopica in alluminio fissata in modo precario.
Ispezione Ats
Sul posto è intervenuto anche il personale della Azienda Territoriale Sanitaria di Bergamo - Unità Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (PSAL), che ha ispezionato il cantiere, rilevando alcune irregolarità tra le quali l'inidoneità dell'accesso al tetto tramite scala (che per legge deve avvenire tramite piattaforma aerea idonea allo sbarco, oppure tramite impalcatura/ponteggio).L'ATS Bergamo provvederà, al termine dell'istruttoria, all'irrogazione delle sanzioni del caso.