L’antenna 5G non ci sarà, verrà installata nella piazzola ecologica di Urgnano
Una battaglia vinta quella ingaggiata dal Comitato No Antenna Basella che si è costituito la scorsa primavera per opporsi all’infrastruttura
L’antenna 5G a Basella non sarà realizzata in frazione, l’Amministrazione ha spuntato un accordo per ubicarla nella piazzola ecologica di Urgnano.
Antenna 5G verrà installata fuori dalla frazione
L’infrastruttura che aveva suscitato le proteste dei residenti, non impatterà sulla frazione, dove continuerà a dominare il magnifico santuario mariano. Una battaglia vinta dunque, quella ingaggiata dal «Comitato No Antenna Basella» che si è costituito la scorsa primavera per opporsi all’infrastruttura considerata dannosa, in particolare dal punto di vista della salute e del paesaggio. Se ne era parlato l’ultima volta a settembre, quando la pratica era stata archiviata. Si era infatti rivelata incompleta, necessitando di alcune integrazioni, quindi alla fine di giugno l’Amministrazione comunale aveva ricevuto una petizione con 428 firme e, in attesa dell’integrazione e successiva conferenza dei servizi, aveva incontrato l’operatore presentando la proposta di modificare l’ubicazione: la piazzola ecologica di Urgnano, a due chilometri dalla frazione quindi più lontana dalle zone residenziali e meno impattante a livello paesaggistico. L’operatore aveva risposto che avrebbe verificato con i tecnici la fattibilità del suggerimento.
"La pratica aperta è stata archiviata per decorrenza dei termini - aveva spiegato il primo cittadino Marco Gastoldi - non sono infatti stati presentati i documenti integrativi richiesti né entro i dieci giorni previsti né dopo i 60 ulteriori concessi dietro richiesta di proroga dei termini e quindi non si è svolta nemmeno la conferenza dei servizi. Alla nostra proposta non è ancora giunto alcun riscontro, siamo quindi in attesa della decisione dell’operatore. Potrebbe infatti presentare una nuova istanza, vedremo. Il Parco del Serio comunque il 19 giugno dal punto di vista paesaggistico ha fatto delle rimostranze".
La bella notizia è arrivata nell’ultima seduta del Consiglio comunale, venerdì scorso, a darla il sindaco.
"A seguito di una riunione con i capigruppo consiliari, abbiamo convinto l’operatore a spostare l’antenna dal centro storico di Basella alla piazzola ecologica di Urgnano - ha affermato - un’opera di mediazione che ha portato a scegliere il centro di raccolta garantendo comunque una tecnologia avanzata anche alla frazione".
Cronistoria di una battaglia
"Il 30 marzo 2023 la società “Inuit SpA” ha presentato istanza per installare l’impianto - ha ricordato il vicesindaco Efrem Epizoi- il 5 aprile il Suap ha indetto la conferenza dei servizi in modalità sincrona per l’acquisizione dei pareri e delle autorizzazioni, il 19 ha domandato un’integrazione documentaria e un mese dopo la società ha chiesto una proroga, accordata il 22 maggio. Mancando l’integrazione, il 24 luglio il Suap ha comunicato l’archiviazione del procedimento".
Poi ha ricordato il bando che il 28 giugno 2022 è stato aggiudicato da Infratel, dal raggruppamento Inuit e Vodafone il bando per la concessione di contributi pubblici nell’ambito del piano «Italia 5G» per la realizzazione di nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili di questo tipo, bando che prevede che vengano costruiti nuovi siti in 5G nelle aree a «fallimento di mercato», vale a dire dove gli operatori privati non lo hanno fatto.
"L’Italia è il primo Paese a prevedere un intervento pubblico nel mercato mobile per favorire lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia anche nelle aree più svantaggiate in questo settore - ha spiegato - tra queste località è ricompresa la frazione di Basella. A tale fine l’Amministrazione in un incontro con la società ha suggerito di installare l’impianto nell’area di proprietà comunale in via Basella, ove è presente il centro comunale di raccolta. A seguito delle verifiche la società l’ha ritenuta idonea e ha proposto la locazione per nove anni rinnovabili tacitamente di sei in sei per una superficie di 50 mq per seimila euro annui".
La votazione è stata unanime.