Lanciano un chiusino in ghisa nel giardino: "Potevano uccidere qualcuno"
L’increscioso episodio, di cui si sono resi responsabili dei minorenni, si è verificato giovedì scorso, 25 gennaio, in via Luigi Caglio
Rimuovono il chiusino in ghisa di un tombino e lo gettano da cinque metri d’altezza nel giardino di un privato: la bravata di alcuni minorenni sarebbe potuta finire in tragedia. L’increscioso episodio si è verificato giovedì scorso, 25 gennaio, a Fara Gera d'Adda.
Lanciano un chiusino nel giardino
A segnalarlo è stato il padrone dell'abitazione coinvolta, Maurizio Cozzi, intenzionato ora a sporgere denuncia. Situata in via Luigi Caglio, la proprietà di Cozzi comprende un giardino sul retro prospiciente la piazzola alle spalle della basilica cittadina, che si trova alcuni metri più in alto del prato del privato.
"Una posizione che, da quando una quindicina di anni fa son state realizzate delle “finestre”, ha reso la mia proprietà bersaglio del lancio di cartacce, rifiuti, mozziconi ed escrementi", ha raccontato Cozzi, che più volte negli anni ha invocato un intervento che portasse alla chiusura delle finestre in questione.
"Potevano uccidere qualcuno"
"Ora però si è passato il segno: gettando da cinque metri di altezza un chiusino in ghisa, i colpevoli avrebbero potuto uccidere mia moglie, che passa spesso in giardino proprio per ripulire lo schifo che vi viene gettato. O anche uccidere uno dei miei animali domestici, il mio cane o il mio gatto".
Proprio per questo motivo, l’uomo non ha potuto lasciar correre e dopo aver parlato con la Polizia locale si è detto intenzionato a sporgere denuncia ai carabinieri.
"Sarebbe davvero potuto accadere l’irreparabile. Io son venuto a saperlo prima dalla Polizia locale, che mi ha contattato perché nel parchetto soprastante il giardino mancava il chiusino in questione. Dopo aver appurato l’accaduto, ho incontrato il sindaco e anche i vigili, che mi han promesso di controllare le videocamere di sorveglianza".
I responsabili sono minorenni
Controlli che gli agenti, guidati dal comandante Luca Ubbiali, hanno svolto con successo, arrivando a identificare e riconoscere i colpevoli, minorenni.
"Provvederemo presto a convocarne i genitori, perché dal filmato è evidente che i ragazzi in questione asportano il manufatto in ghisa dalla sua sede e si recano verso l’apertura da cui poi è stato gettato – chiarisce il comandante – Una bravata di giovani inconsapevoli, certo, ma che sarebbe potuta costare molto caro".
La questione, ora, per Maurizio Cozzi è anche quella di rimuovere una volta per tutte le aperture che consentono i lanci di oggetti nella sua proprietà.
"Ho chiesto a chiare lettere al sindaco di intervenire, altrimenti nel giro di pochi giorni lo farò io personalmente. Non intendo sopportare oltre – ha concluso l’uomo, ex guardia giurata ora in pensione – E non vengano a dirmi che non li ho avvisati".