Cronaca

Lago d’Iseo, tragedia a Predore: 64enne muore travolta da una barca

Indagato per omicidio nautico un carabiniere fuori servizio. La Procura acquisisce i filmati di videosorveglianza per chiarire la dinamica.

Lago d’Iseo, tragedia a Predore: 64enne muore travolta da una barca
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Indagato per omicidio nautico un carabiniere fuori servizio. La Procura acquisisce i filmati di videosorveglianza per chiarire la dinamica.

L’incidente e l’apertura dell’indagine

È stata aperta un’inchiesta per omicidio nautico in seguito alla morte di Frisca Lisa Laygo, 64 anni, travolta nel pomeriggio di martedì 12 agosto da un’imbarcazione a motore nel lago d’Iseo, a Predore. Sotto indagine un carabiniere fuori servizio, 43enne di Gardone (Brescia), che al momento della tragedia si trovava in gita con il figlio. Il mezzo non era di sua proprietà: gli era stato prestato da un amico ed è stato sequestrato dalle autorità. Il militare, visibilmente scosso, è stato ascoltato nella notte dai carabinieri di Clusone, in collaborazione con la Guardia di Finanza. Ha dichiarato di non essersi accorto della presenza della vittima e di essere in procinto di ripartire dal pontile.

La ricostruzione dei fatti

Per chiarire la dinamica, gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza del Molo 31, bar-ristorante di fronte al quale è avvenuto l’incidente. Il conducente è stato sottoposto agli accertamenti di rito per rilevare eventuali tracce di alcol o droghe nel sangue; i risultati non sono ancora noti. Secondo le prime testimonianze, intorno alle 17 la donna — di origini filippine, residente da anni in paese con il marito italiano — stava facendo il bagno con una tavoletta galleggiante. La barca, in fase di manovra, si è diretta verso la sua traiettoria. Alcuni presenti a riva, resisi conto del pericolo imminente, hanno cercato di attirare l’attenzione del conducente, senza però riuscirci.

Frisca Lisa Laygo

I soccorsi e l’epilogo

La 64enne è stata travolta e risucchiata da un lato dello scafo, per poi riemergere dall’altro lato, gravemente ferita dall’elica del motore tra il collo e la testa. Alcuni testimoni si sono subito tuffati per portarla a riva, tentando di tamponare le ferite e praticando il massaggio cardiaco. Nonostante l’immediato intervento, le lesioni e la forte perdita di sangue si sono rivelate fatali: il personale sanitario, giunto sul posto, non ha potuto far altro che constatarne il decesso. La comunità di Predore, ancora sotto shock, attende ora gli sviluppi delle indagini per fare piena luce sull’accaduto.