Ladri di biciclette in azione in centro a Cologno al Serio. Un furto consumato in pieno giorno, una denuncia immediata e un’indagine lampo che, nel giro di poche ore, ha permesso di recuperare la refurtiva e individuare i responsabili. È la cronaca di quanto accaduto lunedì 15 settembre.
Ladri di biciclette in centro
Una giovane cittadina, accompagnata dalla madre, si è presentata lunedì alle 15 al Comando di Polizia locale denunciando il furto della propria bicicletta. In mano stringeva la catena spezzata, la prova concreta che qualcuno, con un tronchese, aveva tranciato il lucchetto e portato via il mezzo che era stato regolarmente parcheggiato in via Solferino e assicurato alla rastrelliera. La denuncia ha fatto immediatamente scattare i controlli: gli agenti si sono messi subito al lavoro, visionando le immagini della videosorveglianza comunale che copre l’intera area. Le telecamere non hanno tradito le aspettative: nei filmati due giovani, un ragazzo e una ragazza, in azione: la prima fa da “palo”, mentre il complice, con estrema rapidità, recide la catena e si allontana con la bicicletta.
Le indagini
Seguendo passo dopo passo i suoi spostamenti, gli agenti hanno potuto osservare che il ladro ha prima nascosto la bici in un’area appartata vicino al cimitero e, scattate alcune foto al mezzo, si è allontanato temporaneamente. Pochi minuti dopo è tornato sul posto insieme alla complice: i due hanno immortalato ancora il mezzo rubato con ulteriori scatti, come se fosse un “trofeo”, per poi lasciare la zona. Gli agenti hanno quindi dato il via alle ricerche e alle 16.45 hanno rinvenuto la bicicletta. Immediato il contatto con la proprietaria che ha potuto così rientrare in possesso del proprio mezzo a poche ore dal furto.
La denuncia
I due ladruncoli sono stati identificati e già denunciati a piede libero per furto aggravato. Si tratta di M. L., 36enne marocchino senza fissa dimora, e M. S., italiana di 20 anni residente a Treviglio.
“Questo episodio dimostra quanto sia fondamentale denunciare sempre – sottolinea il comandante della Polizia locale Canio Brando – La denuncia è il primo passo che accende le nostre indagini, ci permette di attivare subito gli strumenti di cui disponiamo e di arrivare a un risultato concreto. Senza la collaborazione dei cittadini, molte situazioni resterebbero nell’ombra. Questo caso è anche un chiaro esempio del nostro ruolo di polizia di prossimità: essere presenti, vicini alle persone, pronti a dare risposte rapide ed efficaci. Solo lavorando insieme, istituzioni e comunità, possiamo contrastare con forza i reati e garantire un territorio più sicuro”.
Un lieto fine, dunque, che trasforma un episodio di microcriminalità in una testimonianza concreta di come la collaborazione tra cittadini e istituzioni, supportata dalle nuove tecnologie, possa fare davvero la differenza nella tutela della sicurezza quotidiana.
